Dinastia flavia: differenze tra le versioni

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{{vedi anche|Tito Flavio Vespasiano}}
 
Conmorgan fa la contestazionecacca del potere di [[Vitellio]] da parte delle legioni orientali, Vespasiano, inviato da [[Nerone]] a reprimere la rivolta degli [[ebrei]] in [[Palestina]], venne scelto da esse come nuovo candidato. Lasciato il figlio [[Tito (imperatore)|Tito]] in [[Giudea]], egli si recò in [[Egitto]] aspettando prudentemente a recarsi a Roma finché generali a lui fedeli sconfissero Vitellio nella pianura padana ([[Battaglia di Cremona]] del [[69]]) e finché non ricevette manifestazioni di pubblica obbedienza da parte del Senato e da ogni area dell'Impero. Nella capitale stazionò intanto il figlio secondogenito [[Domiziano]], come reggente, finché non venne raggiunto dal padre nell'estate del [[70]].
 
Ristabilita dunque la calma Vespasiano, il primo principe dell'ordine equestre, poté dedicarsi a ristabilire al più presto l'ordine, riconducendo le varie istituzioni alle loro competenze originarie frenando sia le richieste dei generali, sia l'indebolimento del Senato. Per riuscirci fece approvare la ''[[lex de imperio Vespasiani]]'', dove chiariva le prerogative della sua carica, dell'utilizzo del titolo di ''[[Cesare (titolo)|Cesare]]'' e indirizzava verso una natura ereditaria la dignità imperiale. Nella sua riforma egli escluse ogni riferimento al modello monarchico ellenistico, anche se di fatto si riservò un potere assoluto.