Guerra libico-ciadiana: differenze tra le versioni
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Le relazioni tra Libia e Ciad iniziarono a migliorare, con Gheddafi che diede segno di voler normalizzare i rapporti con N'Djamena al punto di ammettere di avere torto nella questione. Nel maggio del 1988 il leader libico dichiarò di voler riconoscere Habré come legittimo presidente del Ciad, dichiarazione seguita il 3 ottobre seguente dal ristabilirsi delle piene relazioni diplomatiche tra le due nazioni. Il 31 agosto 1989 rappresentati libici e ciadiani si incontrarono ad Algeri per negoziare un accordo definitivo per la risoluzione delle rispettive dispute territoriali: dopo un anno di inconcludenti trattative, nel settembre del 1990 le due parti decisero di portare la questione della striscia di Aouzou davanti alla [[Corte internazionale di giustizia]]<ref name=Brecher-95>{{cita|Brecher & Wilkenfeld 1997|p. 95}}.</ref><ref>{{cita|Simons 2004|pp. 58, 60}}.</ref>.
Le relazioni libico-ciadiane migliorarono ulteriormente quando i libici sostennero [[Idriss Déby]] nel suo colpo di stato per abbattere Habré il 2 dicembre 1990: Gheddafi fu il primo leader straniero a riconoscere il nuovo governo ciadiano, con cui sottoscritto un trattato di amicizia e avviata una cooperazione a vari livelli; nei riguardi della striscia di Aouzou, comunque, Déby mantenne ferme le rivendicazioni ciadiane, dicendosi disposto a riprendere le armi contro i libici se questo si fosse dimostrato necessario<ref>{{cita|Azevedo 1998|p. 150}}.</ref>. La disputa si concluse
== Note ==
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