Ruggero Leoncavallo: differenze tra le versioni
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==Biografia==
Nato a Napoli, da bambino si trasferì con la famiglia in varie località del Sud Italia. Trascorse a [[Castellabate]] (Provincia di Salerno) i primi anni della sua infanzia (sarebbe qui nato se la madre non avesse preferito partorire a Napoli dove era la sua famiglia). Il padre Vincenzo magistrato regio era stato infatti trasferito a [[Castellabate]] per indagare, pare, sulla spedizione di Carlo Pisacane. Nella Basilica Pontificia di Castellabate fu seppellita la sorellina Irene morta nel 1859.
Nato a Napoli, da bambino si trasferì con la famiglia in [[provincia di Cosenza]], a [[Montalto Uffugo]]<ref>Nel centro del cosentino si tiene ogni anno il Festival Leoncavallo: http://www.festivalleoncavallo.it</ref>, dove il padre fu [[Pretore (ordinamenti moderni)|pretore]]. In giovanissima età assistette a un fatto di sangue che, successivamente, lo ispirò per la realizzazione dell'opera ''[[Pagliacci (opera)|Pagliacci]]''. Studiò al [[Conservatorio di San Pietro a Majella]] nella sua città natale, ove trovò anche il tempo di laurearsi in Lettere.▼
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Dopo alcuni tentativi [[opera lirica|operistici]] giovanili non particolarmente fortunati, sulla scia del grande successo riportato nel [[1890]] da [[Cavalleria rusticana (opera)|Cavalleria rusticana]] di [[Pietro Mascagni|Mascagni]], compose un'opera [[Verismo|verista]] destinata a grande fortuna: [[Pagliacci (opera)|Pagliacci]]. Rappresentata per la prima volta nel [[1892]] al Teatro Dal Verme di [[Milano]], sotto la direzione di [[Arturo Toscanini]], l'opera riscosse un successo immediato ed è, forse, l'unica creazione di Leoncavallo che non sia mai uscita dal grande repertorio lirico. La sua aria più celebre, "Vesti la giubba", registrata da [[Enrico Caruso]], fu il primo disco al mondo a toccare il milione di copie di vendita.
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