Lacona: differenze tra le versioni

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Frequentata sin dal [[Paleolitico]] medio e superiore<ref> Michelangelo Zecchini, ''Isola d'Elba. Le origini'', Lucca [[2001]] </ref>, come dimostrano rinvenimenti di numerosi strumenti litici, l'area di Lacona conserva testimonianze dell'età tardo[[ellenistica]] come una sepoltura rinvenuta nel [[1961]]<ref> Giorgio Monaco, ''Notiziario di Studi Etruschi'', XXX, 1962 </ref> in località ''Caubbio'' e datata all'ultimo quarto del [[II secolo a.C.]]; il materiale di corredo funebre, oggi conservato presso il Museo archeologico di [[Portoferraio]], comprendeva vasi a vernice nera e d'impasto, insieme ad una lucerna e ad un [[unguentario]].
L'archeologo [[Giorgio Monaco]], nel [[1962]], in località ''Valle dell'Inferno'' rinvenne i resti di un presunto insediamento [[protostoria|protostorico]] «''di età bronzo-ferro, ma di aspetto e ambiente litico attardato. Sono evidenti le cinte murarie difensive e l'impianto stradale dell'abitato, pur rimaneggiato successivamente. Si è trovato materiale di [[selce]] e ceramica dell'età bronzo-ferro.''»<ref> Giorgio Monaco in ''Fasti Archaeologici'', XVII, Firenze 1962</ref>.
NellaA localitàLacona si trova il piccolo [[Santuario della Madonna della Neve (Capoliveri)|Santuario della Madonna della Neve]], nato come chiesa rurale durante il [[XII secolo]].
 
[[File:Valle_dell'Inferno_(Elba).jpg|thumb|left|I resti del presunto insediamento protostorico fotografati nel [[1962]] da Giorgio Monaco]]