Pietro Tinu: differenze tra le versioni

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==Biografia==
Conseguito il diploma all'Istituto d'Arte di Sassari nel 1945 si iscrive all’Accademiaall’[[Accademia di Bellebelle Artiarti di Firenze]] (fu compagno di studi del pittore sassarese Salvatore Fara), sotto gli insegnamenti di Felice Carena, Primo Conti, Giovanni Colacicchi e Pietro Annigoni, solo per citare i più noti. Anni dopo, negli anni ’60, diventerà docente di Decorazione presso la stessa Accademia (vi insegnò per circa 30 anni), essendosi ormai trasferito stabilmente in Toscana.<br>
La sua produzione artistica, seppure eclettica e variegata, si incentra soprattutto sulla grafica (in particolare il [[disegno]], il [[monotipo]] e l’acquafortel’[[acquaforte]]), la pittura (ad olio o tempera), ed una tecnica mista basata su colla, tempera, gessolio e pastello che sviluppò negli ultimi anni. Gli esordi lo vedono schierato nel campo figurativo, ma ben presto si pone alla ricerca di nuove esperienze fino a giungere ad un astrattismo originale e maturo, in cui alle geometrie del segno si uniscono ricercati equilibri tonali ed una matericità dei colori che lo avvicina, per certi versi, all’informale.<br>
Ha esposto alla VII Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma del 1955 presso il Palazzo delle Esposizioni. Nel corso del 1970, tenuto mostre personali a Firenze, Bari, Camaiore, Cesena, Salerno e Terni. Tra il dicembre del 2000 ed il gennaio 2001 il Comune di Santa Croce sull’Arno ha tenuto una mostra antologica dal titolo “Pietro Tinu – Pittura e Grafica” (sottotitolo “Una vita nel rigore”, 60 dipinti esposti) presso il Centro Espositivo di Villa Pacchiani.<br>
Ad Ozieri realizzò, in occasione dell’anno mariano del 1954, gli affreschi della Cappella del Rimedio presso la chiesa dei Cappuccini, che purtroppo crollarono durante i lavori di risanamento degli intonaci, negli anni ’80. Nella stessa cappella è però presente un bell’olio che ritrae i santi fondatori dell’Ordine Trinitario (la cui Patrona è, per l’appunto, la Madonna del Rimedio).