Sebastiano Ittar: differenze tra le versioni
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A Roma conosce dei collaboratori di [[Lord Elgin]], ambasciatore inglese a [[Costantinopoli]], che lo ingaggiano per una spedizione in [[Grecia]] finalizzata a studiare le antichità classiche<ref>F. Buscemi, ''L’Atene antica di Sebastiano Ittar. Un architetto di Lord Elgin tra Sicilia, Malta e Grecia'', 2008</ref>. Nel periodo 1800-1803 accompagnò infatti Elgin ad [[Atene]], dove eseguì numerosi rilievi<ref>Alcuni disegni effettuati in Grecia, in parte inediti, sono conservati presso il [[Museo civico al Castello Ursino]] di [[Catania]], mentre 150 tavole sono custodite presso il Department of Greek and Roman Antiquities del [[British Museum]] a Londra, donate da Elgin</ref> dei monumenti dell'[[Acropoli di Atene|Acropoli]] dell'[[Tempio di Efesto|Hephaisteion]] e dei monumenti [[Corego|coregici]] di Trasillo e [[Monumento coregico di Lisicrate|di Lisicrate]] ad Atene, degli scavi di [[Eleusi]], di [[Corinto]] ed in vari centri del [[Peloponneso]].<ref>F. Buscemi, ''Op. cit.'', 2008.</ref>
Nel 1804 rientra a Catania, dedicandosi allo studio e al rilievo dei monumenti antichi e al disegno di piante urbane e territoriali e vedute poi [[calcografia|incise su rame]], tra cui un'importante [[planimetria]] di Catania per la cui realizzazione impiegò più di 25 anni, dal 1806 al 1832, fatta incidere durante un lungo soggiorno a [[Parigi]], dove fu invitato da [[Jackob Ignaz Hittorff]], famoso architetto parigino e suo amico, conosciuto nel 1823<ref>Il famoso viaggio di Hittorff in Sicilia fu uno dei tanti compiuti nell'isola da architetti e archeologi europei. A Catania Hittorff
Dal 1833
Nel 1837
== Opere ==
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