Bovegno: differenze tra le versioni

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Nel [[568]] vi giungono i [[Longobardi]] e il territorio viene inserito nel [[Ducato di Brescia]].
Bovegno segue le vicende della città di [[Storia di Brescia|Brescia]] e costituitosi in comune rurale attorno al [[1100]] viene infeudato dal [[Vescovo di Brescia]] ai Confalonieri che successivamente lo cedono nel [[1252]] ai ''Pinzoni'', famiglia feudataria locale, dalla quale si affranca dal pagamento dei censi nel [[1276]], anche se gli stessi resteranno proprietari del castello fino al [[1376]]. Possiede un importante patrimonio storico di epoca medievale, con notevoli testimonianze architettoniche localizzate nelle frazioni, come la torre medievale di Predondo, la torre di Ludizzo e la torri di Castello e di Piano. Una lapide del [[1123]], murata sulla parete orientale esterna della chiesa parrocchiale ricorda la partecipazione del comune all'edificazione del nuovo edificio di culto. Nel [[1231]] fu podestà di Bòvegno il conte Corrado [[Martinengo (famiglia)|Martinengo]].
 
Tra le testimonianze storiche del passato si segnalano gli ''Statuti'' risalenti al [[1341]], che contengono numerose norme di diritto pubblico e privato, alcune decisamente curiose e originali, tra le quali le più antiche norme di [[diritto minerario]] conosciute in Italia, antecedenti quelle delle cave di [[marmo di Carrara]]. È stata poi rinvenuta una preghiera in [[dialetto bresciano|bresciano]] antico (la più antica testimonianza scritta in [[dialetto bresciano|lingua bresciana]], risalente alla prima metà del Trecento).
 
Nel [[1339]] inglobò il microscopico comune di Magno dove vivevano tre famiglie.