Teoria copernicana: differenze tra le versioni
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=== I contrasti con la Chiesa cattolica ===
La [[Chiesa cattolica]] difese il sistema geocentrico giudicando che la conoscenza della struttura del mondo fisico fosse conseguente dall'interpretazione letterale della [[Bibbia]] e dopo quattro secoli anche la Chiesa, con [[Giovanni Paolo II]] riconosce l'erroneità della sua posizione: "''L’errore dei teologi del tempo, nel sostenere la centralità della terra, fu quello di pensare che la nostra conoscenza della struttura del mondo fisico fosse, in certo qual modo, imposta dal senso letterale della S. Scrittura''". Egli descrive il caso Galileo affermando: "''A partire dal secolo dei Lumi fino ai nostri giorni, il caso Galileo ha costituito una sorta di mito, nel quale l’immagine degli avvenimenti che ci si era costruita era abbastanza lontana dalla realtà. In tale prospettiva, il caso Galileo era il simbolo del preteso rifiuto, da parte della Chiesa, del progresso scientifico, oppure dell’oscurantismo “dommatico” opposto alla libera ricerca della verità. Questo mito ha giocato un ruolo culturale considerevole; esso ha contribuito ad ancorare parecchi uomini di scienza in buona fede all’idea che ci fosse incompatibilità tra lo spirito della scienza e la sua etica di ricerca, da un lato, e la fede cristiana, dall’altro. Una tragica reciproca incomprensione è stata interpretata come il riflesso di una opposizione costitutiva tra scienza e fede. Le chiarificazioni apportate dai recenti studi storici ci permettono di affermare che tale doloroso malinteso appartiene ormai al passato.''" <ref>Discorso di Giovanni Paolo II Ai Partecipanti Alla Sessione Plenaria Della Pontificia Accademia Delle Scienze, Sabato, 31 ottobre 1992 [http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/1992/october/documents/hf_jp-ii_spe_19921031_accademia-scienze_it.html online]</ref>.
[[File:Galileo before the Holy Office.jpg|upright=1.7|thumb|left|''Il processo di Galilei'' di [[Joseph-Nicolas Robert-Fleury]]]]
La visione copernicana fu lungamente considerata con sospetto da parte delle autorità ecclesiastiche perché poneva la Terra, e dunque il genere umano che la abita, in posizione decentrata, e quindi non fondamentale, nell'universo creato da [[Dio]]. Invece - seguendo vuoi il pensiero di [[Aristotele]] (''cosmologia fisica'') oppure quello di [[Tolomeo]] (''astronomia matematica'') - la [[Chiesa cattolica]] sosteneva comunque una [[sistema geocentrico|teoria geocentrica]], con ovvie implicazioni sulla rilevanza della Terra, del genere umano e sulla necessità di un intervento divino diretto alla salvezza spirituale dell'umanità. Questa contrapposizione causò incomprensioni radicali, rigaurda le quali Giovanni Paolo II affermo' ''Così la scienza nuova, con i suoi metodi e la libertà di ricerca che essi suppongono, obbligava i teologi a interrogarsi sui loro criteri di interpretazione della Scrittura. La maggior
parte non seppe farlo'' <ref>Vedi discorso di Discorso di Giovanni Paolo II del 31 ottobre 1992, già' citato</ref> e prese di posizione anche drammatiche, la più nota delle quali culminò nel [[processo a Galileo Galilei]] del [[1633]], che si concluse con la sua condanna <ref>Testo della condanna, {{cita web|url=https://it.wikisource.org/wiki/Sentenza_di_condanna_di_Galileo_Galilei|titolo=Sentenza di condanna di Galileo Galilei (Wikisource)}}</ref> per [[eresia]] e l'[[abiura]]<ref name=abiura>Testo dell'abiura: {{cita web|url=https://it.wikisource.org/wiki/Abiura_di_Galileo_Galilei|titolo=Abiura di Galileo Galilei (Wikisource)}}</ref> forzata delle sue concezioni astronomiche copernicane.
====Condanna per eresia====
Nel 1616 si ha la prima condanna formale del copernicanesimo da parte della Chiesa cattolica, con una delibera del Sant'Uffizio affermante che la frase: “''Il Sole è centro del mondo e per conseguenza immobile di moto locale''” è “''stolta ed assurda in filosofia e formalmente eretica''” <ref> {{Cita|Eco|Cap. 4 Filosofia e metodo - par. 2 Galielo Galilei}} </ref>, quattro anni dopo nel [[1620]] il ''[[De revolutionibus orbium coelestium|De revolutionibus]]'' viene inserito nell'[[Indice dei libri proibiti]] dal [[Sant'Uffizio]] marcando la disputa di Galileo con la Chiesa cattolica.
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