Lancia Flaminia: differenze tra le versioni

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[[File:Flaminia strumentazione.jpg|thumb|right|La strumentazione]]
Dopo il prototipo di pre-serie del 1956, la Flaminia berlina inizia effettivamente la sua vita sul finire del primo semestre del 1957, epoca in cui grosso modo viene avviata la produzione regolare. I dati di immatricolazione in Italia nel 1957 sono eloquenti : 2 unità a marzo, poi, dopo un vuoto di quattro mesi, 1 a luglio, 36 ad agosto, 68 a settembre, 105 a ottobre. Un successo crescente. A fine anno le Flaminia vendute in Italia saranno 371. L'anno successivo saranno quasi il doppio.</br>
[[File:Flaminia cambio.JPG|thumb|left|Schema delle posizioni del cambio al volante]]
 
Anche se il successo sembra assicurato, non possono mancare gli aggiornamenti e le modifiche volte a rendere il prodotto sempre più appetibile e concorrenziale.</br>
Già alla fine del 1957 (più esattamente dal telaio n° 1352) si registra la prima modifica importante, il potenziamento dell'impianto frenante (dove effettivamente le prime Flaminia non eccellevano) che si traduce in un incremento della superficie frenante da 1525 a 1765 cm²; da notare che questa modifica all'impianto frenante può essere apportata alle vetture già circolanti (la casa costruttrice la effettua a fronte di un esborso di Lire 20.000).<ref>Quattroruote numero 1 anno 1959 a pagina 41</ref>
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A partire dall’autunno 1958 (in concomitanza con il Salone dell’automobile di Parigi) per la Flaminia è disponibile, con un supplemento di prezzo di 100.000 Lire, la frizione automatica tipo “Saxomat”.</br>
Al Salone dell’automobile di Amsterdam (18-28 febbraio 1960) la novità Lancia è costituita dall’annuncio che anche la berlina, così come già le versioni derivate più potenti, può essere munita, a richiesta (con sovraprezzo di 60.000 Lire), di freni a disco (tipo Dunlop)sulle 4 ruote (assistiti dal servocomando a depressione). In quello stesso periodo, la Flaminia subisce anche modifiche di lieve entità dovute all’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada italiano : vengono variate le luci posteriori (arancioni e rosse anziché tutte rosse) mentre nell’impianto dei lampeggianti per il cambio di direzione viene aggiunto un ripetitore laterale sul parafango anteriore. Contemporaneamente viene eliminato il piccolo fanalino che si trovava alla base del deflettore posteriore.</br>
A partire dal marzo del 1960 (Salone di Ginevra) si ha, inspiegabilmente, la soppressione dei tergilunotto, un singolare accessorio che aveva destato curiosità e che aveva piacevolmente caratterizzato la prima berlina della Flaminia.</br>
Nell'estate del 1960 viene migliorato lo sterzo, dove viene inserito un ammortizzatore idraulico telescopico alla timoneria e viene aggiunto il termometro dell'olio alla strumentazione.</br>
Poi, dopo circa quattro anni e mezzo di vita, nell'ottobre 1961, la prima serie lascia il posto alla serie successiva.
 
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