Nasr ibn Sayyar: differenze tra le versioni

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Durante il suo governatorato Naṣr cercò di riparare alle lamentele degli [[Arabi]] del Khorasan e alle tensioni [[tribù|tribali]] tramite riforme fiscali nella regione di Marw, dove i proprietari terrieri locali, i ''dehqān'', avevano usato la loro influenza sociale per discriminare i coloni musulmani. Con le nuove riforme fiscali, [[musulmani]] e non musulmani dovevano pagare il ''[[kharaj]]'', ossia la tassa sulla terra, mentre i non musulmani (in gran parte probabilmente [[Zoroastrismo|zoroastriani]]) dovevano pagare in più la ''[[jizya]]''.
 
La posizione di Naṣr divenne difficile quando il califfato omayyade fu travolto dalle lotte civili alla morte del califfo Hishām nel [[743]]. Molti cercarono di farsi nominare governatori del Khorasan dai successori di Hishām, ma Naṣr fu riconfermato sia da [[Yazid III]] sia dall’ultimo Califfo omayyade, [[Marwan II|Marwān b.ibn Muhammad ibn Marwan|Marwān II]].
 
Con l’[[Iraq]] infiammato dalla propaganda [[Kharigismo|kharigita]] e dalla rivolta [[Alidi|alide]] di [['Abd Allah ibn Mu'awiya]] (746), le comunicazioni di Naṣr con il centro del califfato furono tagliate e con essa la speranza di ricevere truppe di rinforzo che aiutassero i suoi sostenitori [[Mudar|mudariti]] a combattere gli [[Banu Azd|Azd]], contrari al governo omayyade e poi, dal 747, a combattere il leader della ''[[da'wa|daʿwa]]'' [Abbasidi|abbaside]], [[Abu Muslim|Abū Muslim]].
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==Bibliografia==
*Lemma «Naṣr b. Sayyār», in: ''Encyclopédie de l’Islaml'Islam'' ([[Clifford Edmund Bosworth]]), Leiden-New York-Parigi, E.J. Brill - G.-P. Maisonneuve & Larose, 1960-2005 (vol. VII, 1993).
*[[Tabari]], ''Taʾrīkh al-rusul wa l-mulūk'' (Storia dei profeti e dei re), 10 voll., Muḥammad Abū l-Faḍl Ibrāhīm (ed.), [[Il Cairo]], Dār al-maʿārif. 1966-1977.