Fonoincisore: differenze tra le versioni

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===Incisione meccanica===
La prima registrazione dei suoni fu effettuatoeffettuata dal francese [[Édouard-Léon Scott de Martinville]] nel [[1856]] con il suo [[Fonautografo]] ([http://www.firstsounds.org/publications/facsimiles/FirstSounds_Facsimile_02.pdf FR17897/31470]). L'apparecchio utilizzava un corno, per raccogliere il suono che, collegato ad un diaframma, faceva vibrare una setola rigida registrando un'immagine su un cilindro a manovella patinato di [[nerofumo]]. Il fonoautografo poteva solo registrare il suono senza poterlo riprodurre.<ref>{{Cita libro|p = 1423|titolo = Annuario scientifico ed industriale|editore = Fratelli Treves|città = Milano|anno = 1880|lingua = it|url_capitolo = }}</ref> Nel [[1887]], [[Thomas Edison]] fece un passo avanti quando realizzò il [[Fonografo]] ([https://docs.google.com/viewer?url=patentimages.storage.googleapis.com/pdfs/US386974.pdf US386974]), un dispositivo simile a quello di Scott. La macchina di Edison permetteva la registrazione e la riproduzione del suono su di un cilindro rotante ricoperto dida un sottile strato di stagno. Un cornetto acustico captava il suono che, tramite una membrana, faceva vibrare uno stilo cheil quale a sua volta incideva un solco a spirale sullo strato di stagno del cilindro rotante. Nel [[1888]], [[Emil Berliner]], uno scienziato tedesco, perfezionò il fonografo di Edison, sostituendo il cilindro con un disco. L' apparecchio, chiamato G[[grammofono|rammofono]] ([https://docs.google.com/viewer?url=patentimages.storage.googleapis.com/pdfs/US564586.pdf US564586]), era dotato di un piatto rotante sul quale veniva poggiato un disco di cartone ricoperto di cera. Lo stilo, vibrando lateralmente, incideva il solco a spirale sullo strato di cera del disco in movimento.<ref>{{Cita libro|autore = R. Caporali|autore2 = M. Lauro|titolo = Invenzioni e scoperte. Dalle origini ai nostri giorni|editore = Giunti Editore|anno = 2002|lingua = it|url_capitolo = http://books.google.it/books?id=Z9lTfmKXoGMC&pg=PA112|p = 112|isbn = 88-0902-409-5}}
</ref>
 
Nel [[1906]], la casa discografica francese Pathè, inizialmente produttrice di cilindri, iniziò ada incidere su dischi. L'incisione era monofonica di tipo verticale ed il solco partiva dal centro verso l' esterno ad una velocità variabile tra i 90 e i 100 giri al minuto.<ref>{{Cita libro|url_capitolo = http://books.google.it/books?id=K-hzjqPnVJUC&pg=PA107|titolo = La sirena nel solco|autore = Anita Pesce|p = 107|isbn = 88-6042-115-2|editore = Alfredo Guida|anno = 2005|lingua = it}}
</ref> Agli inizi del XX secolo non veniva ancora utilizzato il microfono ed il suono era captato attraverso dispositivi del tutto meccanici. Inoltre non c'era un accordo fra le case discografiche in merito alla velocità di del disco che solo nel [[1925]] fu standardizzata a 78 giri al minuto.<ref>{{Cita libro|titolo = Ri-mediazione dei documenti sonori|autore = Sergio Canazza|autore2 = Mauro Casadei|autore3 = Turroni Monti|editore = Forum Edizioni|anno = 2006|isbn = 88-8420-218-3}}</ref>