Mario Balassi: differenze tra le versioni

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Su commissione del Cardinale Carlo de' Medici realizzò il ritratto del Granduca di [[Toscana]] [[Ferdinando II de' Medici|Ferdinando II]] come ''San Giorgio'' e della Granduchessa [[Vittoria della Rovere]] come ''Allegoria della Vittoria''; altri ritratti interessanti quello di Jacopo de' Lippi (1643, già [[Firenze]], Collezione De Larderel Rucellai) e l'autoritratto del pittore ([[Firenze]], [[Galleria degli Uffizi]]).
 
Eseguì inoltre numerosi dipinti a soggetto religioso per devozione privata, quali la ''Santa Margherita d'Antiochia'' ([[Greenville (Carolina del Sud)]], U.S.A., [[Bob Jones University Collections]]) ([[Firenze]], Collezione privata), la ''Santa Cecilia'' ([[Colle Val d'Elsa]], [[Museo civico e d'arte sacra]]), la ''Maddalena'' ([[Firenze]], Collezione privata), la ''Giuditta'' ([[Nantes]], [[Musée des Beaux-Arts (Nantes)|Musée des Beaux-Arts]]), la ''Santa Lucia'', la ''Guarigione di Tobia'' (1642-44, [[Firenze]], Seminario Maggiore), il ''San Pietro in carcere'' (1653, già [[Firenze]], Collezione Rucellai).
 
Per interessamento di [[Filippo Baldinucci]] ottenne dalla famiglia [[Neri]] di [[Empoli]] la commissione della pala con l'''Assunzione di Maria tra i Santi Lorenzo e Filippo Neri'' (1659) per la [[chiesa di Santo Stefano (Empoli)|chiesa di Santo Stefano]] degli Agostiniani ad Empoli; per la stessa famiglia eseguì il dipinto con ''San Filippo Neri che adora la Madonna col Bambino'' (1659, [[Firenze]], Collezione privata) (bozzetto, [[Coldirodi]], [[Pinacoteca Rambaldi]]).
 
A [[Prato]] eseguì, nella [[chiesa di Santa Maria della Pietà (Prato)|chiesa di Santa Maria della Pietà]], la pala con la ''Trinità con angeli e cherubini'' (1637) e, nella [[chiesa di San Francesco (Prato)|chiesa di San Francesco]], la pala con il ''Miracolo di San Nicola da Tolentino che resuscita le starne dal piatto'' (1637). Sempre a Prato realizzò nel Palazzo Pubblico la ''Vergine che appare a San Domenico'' (1656) e il ''San Giuseppe con Gesù fanciullo'', mentre nel Duomo eseguì il ''Martirio di San Lorenzo'' (1666-67), rimasto incompiuto per l'improvvisa morte del pittore e terminato dal suo allievo [[Carlo Dolci]].