Enzo Bonagura: differenze tra le versioni
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Negli [[anni 1930|anni trenta]] Bonagura compose alcuni dei suoi capolavori: ''Brava gente'' ([[1934]]), ''Roselline'' ([[1935]], scritta con [[Giuseppe Anepeta]]) e ''Vecchia ringhiera'' (1936). Poco più tardi il poeta sposò Carmelita Barontini, originaria di [[Macerata]]. In quella [[città]] visse per un certo tempo con la moglie, che gli diede tre [[figlio|figli]]: Stefano (tragicamente scomparso), Luca e Maria Cristina. Nonostante il dramma derivato dalla scomparsa del figlio, Bonagura continuò a scrivere e a [[musica]]re, ottenendo un grandissimo successo soprattutto con ''Acquarello napoletano'' ([[1947]], scritta insieme al maestro [[Lino Benedetto|Benedetto]]) e ''Scalinatella'' ([[1948]]). Nel [[1954]] compose, con [[Renato Carosone]], la celeberrima ''[[Maruzzella (brano musicale)|Maruzzella]]'', la canzone che lo consacrò alla storia della [[canzone napoletana|musica napoletana]]. Nel [[1957]] scrisse invece ''Il pericolo numero uno'', interpretata da [[Claudio Villa]] al [[Festival di Sanremo 1957|settimo Festival di Sanremo]].
Il suo ultimo grande successo fu ''Cerasella'' ([[1959]]), scritta con [[
Nel [[1975]] fu colpito da una [[trombosi]] che gli paralizzò il [[braccio]] e la [[gamba]] destra, e lo privò quasi completamente della [[voce]]. In seguito all'aggravarsi di una [[bronchite cronica]], si spense in una clinica di [[Nepi]], in [[provincia di Viterbo]], il 17 marzo 1980, un [[mese]] prima di compiere 80 [[anno|anni]]. Le sue spoglie riposano, per sua volontà, nel [[cimitero]] di [[Ottaviano (Italia)|Ottaviano]], nella [[cappella]] di [[famiglia]].
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