Adranodoro: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
|||
Riga 18:
[[Gerone II]] lo fece sposare con la figlia [[Demarata]] e poi lo nominò membro del consiglio che doveva vigilare sul nipote [[Geronimo di Siracusa|Geronimo]].<ref>{{treccani|adranodoro_(Enciclopedia-Italiana)|Adranodoro}}</ref> Fu tra i principali artefici dello scioglimento dello stesso consiglio<ref>{{cita|Livio|XXIV, 4}}.</ref> e tra quelli che convinsero Geronimo a rompere l'alleanza con i [[Storia romana|Romani]] in favore di quella con i [[Cartaginesi]].<ref>{{cita|Livio|XXIV, 5}}.</ref>
Dopo l'agguato in cui Geronimo morì,<ref>{{cita|Livio|XXIV, 7.3-7}}.</ref> agli inizi del [[214 a.C.]], Adranodoro si impossessò di Siracusa. Non riuscì però a mantenere il potere: preferì farsi nominare [[generale]]. Tito Livio narra che alla morte del giovane sovrano, nipote di Gerone, Adranodoro, temendo per la propria vita si rinchiuse insieme alla famiglia reale nell'isola di Ortigia, mentre da Lentini giungeva la voce che il re era stato ucciso. La fazione filoromana allora, dato il vuoto di potere che si era creato, penetra in Akradina e, dopo aver occupato il granaio pubblico, ben protetto da mura, giunge nell'agorà (l'attuale Foro Siracusano)e convoca l'assemblea popolare. La fazione democratica riacquista la parola e intima la consegna delle chiavi di Ortigia da parte di Adranodoro. Nonostante la moglie gli
L'assemblea lo venne a sapere a causa della denuncia di un attore, Aristo, e deliberò che sia Adranodoro che Temisto venissero uccisi. Appena essi entrarono nella Curia, infatti, furono pugnalati dalla guardia. == Note ==
| |||