B'Rat's Log
Iscritto il 7 nov 2014
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::::::::: Non vedo risposta alle mie principali domande, cioè primariamente quale sia esattamente l'accusa che porta all'ammonizione (insisto a dire che accusarmi di voler far passare le misure di Tycho per reali e affermare che sia falso che si possa misurare un diametro apparente, ovvero dovuto ad un effetto ottico, sono due cose diverse, e insisto a dire che Bramfab subito prima dell'ammonizione mi ha accusato della prima e la versione inglese non si pone il secondo problema. Quanto poi all'idea che la frase ''"fu riconosciuto che il diametro angolare delle stelle visto dagli astronomi è un'illusione ottica, il [[disco di Airy]]."'' non includa Tycho, Marius e Riccioli mi pare quantomeno discutibile, o meglio accettabile solo nel momento in cui si pensa che il lettore non abbia l'intelletto tale da riconoscere che essi sono astronomi), secondariamente da dove sorge fuori la distanza stellare calcolata da Galileo ''se non dalla misura di un diametro stellare apparente'' o se la ricerca originale di Bramfab possa rimanere lì così com'è (non esiste almeno un template per segnalare "ricerca originale"?)".
::::::::: Aggiungo perchè me ne ero scordato che mi ha colpito ''"tuttavia le motivazioni che portarono Galileo ed altri a sostenere il secondo non si limitarono a quella particolare considerazione"''. La sua unica motivazione empirica che conosco è quella che aveva convinto lui stesso del Copernicanesimo: le maree come prodotto del moto della Terra. Ed era semplicemente sbagliata. Quali altre motivazioni lei conosce?
::::::::: Mi spiegherò meglio in Discussione, ma il mio punto è che Tycho, Marius, Galileo e Riccioli misurarono un diametro apparente di una cosa che vedevano chiaramente: che poi questo diametro non avesse un significato fisico è altra cosa, già segnalata nel testo. Non so quale sia la tua familiarità con l'astronomia osservativa, ma se va appena oltre la divulgazione spicciola
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