In italiano il termine ''skipper'' ha un'accezione più limitata che in altre lingue, come ad esempio l'[[Lingua inglese|Inglese]], dove può indicare il capitano di qualsiasi nave; in italiano con '''skipper''' ci si riferisce più spesso a chi comanda una barca a vela, spesso per competizioni sportive.
In un suo libro [[Michael Stadler]], docente di psicologia sperimentale all’università di Brema e velista di lunga data, fornisce interessanti lumi scientifici su molti dei fenomeni sociali e percettivi che investono l’individuo e l’equipaggio di un'imbarcazione da diporto, in vacanza e regata.
A proposito del ruolo dello skipper egli stila un elenco delle virtù di un bravo Comandante:
<li>aderire alle regole del gruppo;
<li>partecipare attivamente all’attività di bordo;
<li>prendere le decisioni discutendole, se possibile, in anticipo con l’equipaggio, lasciando poi a ciascuno un margine di autonomia e libertà di azione e spiegando in ogni caso le ragioni che determinano una scelta, anche alla prima occasione se non è stato possibile farlo in anticipo;
<li>non eseguire personalmente tutto ciò che richiede competenza tecnica, ma dare modo a tutti di imparare e sviluppare le proprie inclinazioni, capacità e abilità, anche nelle situazioni complesse;
<li>dare ordini chiari, comprensibili, abbastanza definitivi – se c’è un contrordine specifica che ciò è dato per non generare confusione;
<li>indirizzare gli ordini a una persona specifica o predeterminata e non dare istruzioni multiple.
==Voci correlate==
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