Periodo Jōmon: differenze tra le versioni

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== Dogū ==
[[File:JomonStatue.JPG|thumb|upright=0.8|Un ''dogū'' del Jomon Finale ([[1000 a.C.|1000]]-[[400 a.C.]]), [[Museo nazionale di Tokyo|Museo Nazionale]], [[Tokyo]].]]
A partire dalla fine del Jōmon iniziale (circa 5000 a.C.) cominciano ad essere prodotte anche delle "statuette" in argilla dette {{Nihongo|''dogū''|土偶|extra=«bambola di terra»}}, probabilmente collegate al senso religioso dell'epoca. Rappresentano animali o figure antropomorfe, generalmente femminili dai fianchi e seni esagerati, con occhi rotondi e cerchiati<ref>A titolo di curiosità si può ricordare che a causa dell'aspetto da «astronauta» di molte statuette, non sono mancate [[fanta-archeologia|ipotesi fantasiose e ovviamente prive di qualsiasi fondamento]], che vedono nei ''dogū'' la prova del contatto con antichi extraterrestri.</ref>.
 
Le prime ''dogū'' sono tozze e spesso prive di arti superiori, nel Jōmon medio l'aspetto si evolve, compare la caratteristica testa a forma di cuore, il corpo ha un aspetto cruciforme e le decorazioni sono generalmente semplici incisioni che evidenziano la zona del ventre. Vengono dette ハート形の土偶 ("dogū a forma di cuore")'.
 
=== Varianti regionali ===
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* Nella pianura del [[Kantō]] sono state ritrovate ''dogū'' chiamate {{Nihongo|''mimizuku no dogū''|木菟の土偶|extra= «dogū dalla testa di civetta/gufo»}}, a causa dell'aspetto della testa: svasata alla base, la mascella evidenziata da un solco che la unisce alle orecchie, le sopracciglia formano una linea retta sopra al naso, gli occhi e la bocca sono disegnati con tre solchi profondi e compaiono piccole protuberanze sul capo
* Nelle prefetture di [[Prefettura di Saitama|Saitama]] e [[Prefettura di Ibaraki|Ibaraki]] sono state ritrovate ''dogū'', risalenti all'ultimo periodo Jōmon di colore rosso ocra, con il capo ornato da una corona ed il viso decorato da disegni a cordicella, gambe corte e spesso prive di piedi, incisioni a forma di corda su tutta la figura.
* Sempre al tardo periodo Jōmon risalgono invece gli {{Nihongo|''shakōki dogū''|遮光器土偶|extra=«dogū con occhiali da neve»}}, così detti per la forma particolare degli occhi che paiono coperti da protezioni simili a quelle d'osso che usano gli [[Inuit]]. Inoltre i vestiti non sono più semplici incisioni ma sono veri e propri disegni tracciati con la tecnica della cordicella. Poiché molti sono stati ritrovati sul sito di Kamegaoka, nella [[prefettura di Aomori]], questi tipi di ''dogū'' sono collettivamente chiamati {{Nihongo|''Kamegaoka shiki doki''|亀ヶ岡式土器|extra= «ceramica nello stile Kamegaoka»}}.
 
=== Funzione delle ''dogū'' ===
Esistono diverse teorie sulla funzione di queste statuette e forse più d'una è vera:
* Sulla base del fatto che spesso vengano ritrovate in frammenti o rotte, spesso nei cumuli dei ''kaizuka'' molti archeologi ritengono che fossero talismani su cui trasferire il dolore/pericolo/rischio/sfortuna che poteva impedire o nuocere ad un evento (per esempio un parto) e che venissero frantumate e gettate via una volta realizzato l'auspicio.
* O in maniera simile potrebbero essere state «bambole della medicina», a cui si trasferiva la malattia e si distruggeva quindi la parte corrispondente a quella malata (infatti spesso sono state ritrovate mancanti di una parte specifica).
* Un'altra ipotesi (basata sui tratti femminili esagerati) è che fossero divinità femminili protettrici della salute o forse divinità correlate ai miti della fecondità della terra (in considerazione anche del fatto del periodo di sviluppo dell'agricoltura).
* Secondo un'altra ipotesi potrebbero essere stati oggetti del corredo funerario.
* Infine potevano essere stati semplici giocattoli per i bambini.
* Secondo i teorici degli "antichi astronauti" queste statuette rappresenterebbero extraterrestri discesi sul nostro pianeta, cosa che si evince dalle particolarità dell'abbigliamento di queste statue.
 
== Miti della fondazione ==