Il [[sassofono]] fu, comunque, la sua più grande invenzione: in esso unì l'imboccatura ad ancia semplice del clarinetto, ed un sistema di chiavi ispirato all'oficleide. Questo "ibrido", pur appartenendo alla famiglia dei legni ed avendone la flessibilità tecnica, permette un grande volume di suono, paragonabile a quello degli [[ottoni (musica)|ottoni]]. La famiglia completa (sopranino, soprano, contralto, tenore, baritono, basso e contrabbasso) fu brevettata e presentata nel [[1846]], anche se brevetti parziali risalgono anche al [[1838]]. Il saxofono fu concepito per banda e per orchestra, con due distinte famiglie, tagliate rispettivamente nelle [[tonalità (musica)|tonalità]] di Si<sub>b</sub>-Mi<sub>b</sub> e Do-Fa. La seconda famiglia - destinata, nelle intenzioni di Sax, ad un uso prevalentemente orchestrale - godette di fortuna molto minore rispetto alla prima ed è oggi assai rara.
Il compositore [[Hector Berlioz]] elogiò più volte lo strumento, a partire da un celebre articolo del giugno [[1842]] fino al lusinghiero capitolo dedicato al saxofono nel celebre "Trattato di strumentazione".