Virgilio Tramontin: differenze tra le versioni
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Per oltre dieci anni svolge attività di insegnamento all'Accademia di belle arti, chiamato da Giuliani nel 1941 a occupare il posto di assistente alla cattedra di incisione. Oltre ad essere incisore e insegnante fu anche pittore e disegnatore. Nel 1944 collabora alla "[[Academiuta di lenga furlana]]" e allo "Stroligut" di [[Pier Paolo Pasolini]] <ref>Pasolini scrive di Tramontin in Pier Paolo Pasolini, ''Una mostra a Udine'', Il setaccio, Bologna, 1943.</ref> a [[Casarsa della Delizia]] insieme a Federico De Rocco e Nico Naldini. Negli anni Cinquanta, con gli incisori [[Tranquillo Marangoni]], [[Remo Wolf]] e altri, e con Giorgio Trentin, è fra i promotori dell'Associazione Incisori Veneti (AIV) che svolge una intensa attività culturale e didattica a favore dell'arte incisoria in Italia e all'estero. Opera anche nel campo dell'[[ex libris]] partecipando a numerosi congressi in tutta Europa. Continua fino agli anni Novanta l'attività di incisore, disegnatore, pittore, dedicandosi prevalentemente all'[[acquaforte]]. Predilige la rappresentazione della natura ''en plein air'', ma realizza anche ritratti, nature morte e soggetti di arte sacra. Espone sue opere incisorie in Italia e nel mondo in più di cinquecento mostre, circa cento di esse sono personali. Nel 1969 ha curato la catalogazione delle opere del pittore sanvitese Federico De Rocco<ref>''Federico De Rocco'', presentazione di Paolo Rizzi, catalogazione di Virgilio Tramontin, fotografia di Elio Ciol, Udine, Doretti editore, 1969, 48 pagg.</ref>. Muore a San Vito al Tagliamento il 4 marzo 2002.
Nel 2009
== Caratteristiche della produzione artistica ==
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