Franz Joseph Saurau: differenze tra le versioni
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Di tale periodo si conosce anche un secondo episodio, che lascia trasparire come Saurau non volesse farsi schiacciare dal mestiere di gendarme: nel [[1793]], presentò all’[[Francesco II del Sacro Romano Impero|Imperatore]] una proposta di abolizione dello speciale dipartimento della polizia [[Vienna|viennese]] dedicato ai sudditi di religione ebraica (lo ‘Judenamt’), ma ottenne solo di ribattezzarlo da dipartimento a commissione. Il non abbastanza studiato episodio, sembra mostrare come Saurau potesse inserirsi nella linea riformatrice di [[Giuseppe II del Sacro Romano Impero|Giuseppe II]] ma non se ne conoscono altri e si potrebbe concludere che la reazione del dell’[[Francesco II del Sacro Romano Impero|Imperatore in carica]] abbia definitivamente convinto Saurau ad adeguarsi alle scelte reazionarie che i tempi perigliosi imponevano. <br/>
==L'inizio della repressione==
Nel [[1794]] Saurau fece parlare di sé quando il [[Johann Amadeus Francis de Paula Thugut|von Thugut]] (già ministro degli esteri dal [[25 marzo]] [[1793]]) divenne cancelliere alla morte del predecessore [[Wenzel Anton Kaunitz|Kaunitz]], avvenuta il [[27 giugno]] [[1794]]. [[Johann Amadeus Francis de Paula Thugut|Thugut]] era soprannominato il ‘barone della guerra’ (Kriegsbaron), in quanto perseguì con tenacia lo sforzo bellico contro la [[Francia]] rivoluzionaria. Gli storici socialisti austriaci lo descrivono come un uomo brutale, che conosceva un unico obiettivo: la estirpazione della ‘ribellione’ all’ordine costituito, in [[Francia]] come in [[Austria]]. Tuttavia, appare evidente come le sue azioni fossero determinata dalla esigenza di reagire allo scemare del consenso popolare alla guerra contro la [[Francia]], che ormai andava decisamente per le lunghe, né si avevano a registrare memorabili successi. [[Johann Amadeus Francis de Paula Thugut|Thugut]] reagì con quello che venne poi definito un vero e proprio ‘regime di polizia’: inasprì la censura, istituì un separato ministero di polizia dotato di poteri assai più ampi del recente passato, formò di una organizzazione di agenti segreti e ‘provocatori’. <br>
Egli identificò nel Saurau l’uomo adatto della bisogna. Di lui si disse che fosse un assai efficiente e fedele esecutore. Nonostante alcune manchevolezze: si diceva che non disprezzasse ricattare le persone la cui sorte dipendeva dalle sue decisioni, estorcendo loro grosse somme di denaro. <br>
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La principale accortezza del Saurau e del [[Johann Anton Pergen|Pergen]] fu di coinvolgere nell’accusa non figure di secondo piano, bensì notabili di spicco dell’esercito, della cultura o della nobilità, già conosciute per non essere perfettamente allineate alla politica governativa. Nacque così quello che viene ricordato come i ‘[[processi giacobini]]’ (Jakobinerprozess), laddove occorre tenere conto che di ‘giacobini’ veri e propri ne circolavano in [[Austria]] assai pochi. L’accusa, infatti, si basò unicamente sulla interpretazione delle idee degli accusati, nonché su delazioni di confidenti di polizia e il processo dovette essere tenuto a porte chiuse, stante la evidente mancanza di prove. Scopo del Saurau era, piuttosto, di mettere in scena un processo che servisse ad intimidire i sudditi austriaci e, soprattutto, ungheresi. <br>
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[[Johann Amadeus Francis de Paula Thugut|Thugut]] dovette essere contento del Saurau, tanto da nominarlo (dal [[1795]] al [[1797]]) governatore (Statthalter) di Vienna. Egli persegì una violenta campagna di repressione, non solo contro i ‘giacobini’, ma bensì contro l’intera Intellighenzia. I più innoqui libri e riviste vennero proibiti, chiusi praticamente tutti i circoli letterari, una quantità di associazioni non legate alla politica. In [[Ungheria]] si procedette anche più duramente che in [[Austria]]. <br>
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