Storia della Riforma protestante in Italia: differenze tra le versioni

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C'è però da evidenziare che anche l'Italia vide lo sviluppo di movimenti, originatisi in Francia, precursori della riforma luterana, soprattutto nel Medioevo con i [[Catari]] o [[Albigesi]], i [[Valdesi]], e i [[Patarini]]. Da questi ultimi [[Arnaldo da Brescia]] prese i punti fondamentali del suo radicale programma di riforma. Poco prima della riforma luterana ci fu il movimento di [[Girolamo Savonarola]] e la sua Riforma del convento di San Marco.
 
Durante il periodo della principale [[Riforma protestante]] [[luterana]] e, [[calvinista]], ci sono stati molti personaggi italiani che hanno contribuito alla [[Riforma protestante|Riforma]] come la [[Famiglia Diodati]], [[Pietro Martire Vermigli]], [[Paolo Sarpi]], [[Bernardino Ochino]], [[Pietro Paolo Vergerio]], [[Celio Secondo Curione]] e personaggi importanti che ne vennero influenzati, come [[Giordano Bruno]] e [[Camillo Benso, conte di Cavour]]. Inoltre altri movimenti, come i [[Valdesi]], si allinearono adottando i principi della [[Riforma protestante]] soprattutto quella [[calvinista]].
 
Il movimento [[giansenismo|giansenista]] vide protagonista in Toscana [[Scipione de' Ricci]] con i suoi tentativi di riforma nel creare una chiesa toscana staccata da Roma, soprattutto grazie all'appoggio di [[Pietro Leopoldo]]. Altri personaggi influenzati dal [[Giansenismo]] furono [[Giuseppe Mazzini]] e [[Giuseppe Garibaldi]].
 
Il [[XIX secolo]], soprattutto la seconda metà, vide nuovi protagonisti della [[Riforma protestante]] in Italia, con i tentativi di creare una [[Chiesa Evangelica]] italiana. [[Camillo Mapei]] con la fondazione della rivista [[Eco di Savonarola]] a Londra, diede inizio al progetto di riunire gli esuli [[protestanti]] italiani a Londra per la formazione di una Chiesa protestante interamente italiana. Aderiscono personaggi come [[Alessandro Gavazzi]], [[Luigi Desanctis]], [[Gabriele Rossetti]] ed altri che contribuirono a formare la [[Chiesa Libera Evangelica Italiana]] nel 1852 a Genova.