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==I primi anni==
 
Nato da famiglia modesta – il padre, Giovanni, originario di [[Pirano]]<ref>Il cognome Tamaro risulta documentato a Pirano sin dal XIII secolo. Cfr {{cita|Bonifacio 2000|pp.}}.</ref>, era un falegname all'Arsenale del Lloyd, e la madre una popolana di [[Contovello]] – crebbe all'insegna di uno spiccato patriottismo, partecipando sin da giovane alle manifestazioni per la richiesta dell'Università italiana a Trieste.
 
Maturò una passione per le materie [[classicismo|classiche]] e la storia dell'[[arte]], e una volta diplomatosi al ginnasio comunale (oggi "Dante Alighieri") si recò nel 1902 a [[Vienna]] a studiarvi [[archeologia]] e [[filologia]] classica. Spostatosi l’anno seguente nell’ateneo di [[Innsbruck]] (dove nel 1904 rimase coinvolto negli scontri ingaggiati dagli studenti tedeschi contro quelli italiani dopo l’istituzione di una facoltà in lingua italiana), si iscrisse infine a [[Graz]], laureandosi nel 1906<ref>S. Tavano, ''Le Università di Attilio Tamaro'' in {{cita|Cavazza-Trebbi 2007|pp.}}</ref>.
 
Dopo aver lavorato per due anni a [[Pola]], come archivista e bibliotecario presso la Giunta Provinciale dell’Istria, Tamaro iniziò a collaborare a giornali triestini come ''L’Indipendente'' e poi anche ''Il Piccolo'', scrivendo articoli di carattere culturale, e man mano anche politico. Allo stesso periodo risalgono anche le prime pubblicazioni, come una breve monografia storico-artistica su ''Pirano'' (Maylander, 1910).
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La sua attività culturale ricevette un forte impulso specie a partire dal 1909, quando venne nominato segretario dell’[[Università Popolare di Trieste]].
 
In quegli anni il lato culturale di Tamaro si intreccia spesso con quello [[politico]]. E’ il periodo in cui alla vecchia linea del movimento [[liberale|liberal]]-nazionale italiano (che èallora egemone a Trieste e in diverse zone dell’Istria) iniziano a profilarsi tra la popolazione italiana dei territori adriatici dell’[[Impero Austro-ungarico]] anche nuove tendenze. Tra esse l’ala [[nazionalismo italiano|nazionalista]], assai più rigida verso gli slavi e nettamente ostile al [[socialismo]], dove Tamaro vi si colloca privilegiando soprattutto le ragioni “storiche” dell’irredentismo.
 
 
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{{references|2}}
==Bibliografia==
* {{cita libro|titolo=Attilio Tamaro e Fabio Cusin nella storiografia triestina. Atti del Convegno in ricordo di Arduino Agnelli. Trieste 15-16 ottobre 2005|curatore=S. Cavazza, G. Trebbi|editore=Deputazione di storia patria della Venezia Giulia|città=Trieste|anno=2007|cid=TavanoCavazza-Trebbi 2007}}
* {{cita pubblicazione|autore=Luciano Monzali|titolo=Tra irredentismo e fascismo. Attilio Tamaro storico e politico|rivista=Clio. Rivista trimestrale di studi storici|editore=Edizioni Scientifiche Italiane|città=Napoli|volume=XXXIII|numero=2|anno=1997|pagine=267-301|cid=Monzali 1997}}
* {{cita libro|autore=Marino Bonifacio|titolo=Cognomi di Pirano e dell'Istria (III)|editore=Il Trillo|altri=Comunità degli Italiani "Giuseppe Tartini"|città=Pirano|anno=2000|cid=Bonifacio 2000}}