Felice Ippolito: differenze tra le versioni

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Precisato i capi d'accusa, che apparivano riduttivi.
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==Il caso Ippolito==
Nell'agosto del [[1963]] indiscrezioni giornalistiche sollevano dubbi sulla correttezza dell'operato di Ippolito all'amministrazione del comitato. Nei mesi seguenti viene avviata una indagine ministeriale e si occupa della questione [[Giovanni Leone]], che anni dopo diventerà [[Presidente della Repubblica]]. Il 3 marzo [[1964]] viene arrestato per presunte irregolarità amministrative del CNEN. In particolare gli vengono contestati l'uso personale di un'auto di servizio e la distribuzione di valigette in finta pelle come gadget in un evento stampa ma anche i reati di falso continuato in atti pubblici, peculato continuato e aggravato, interesse privato in atti d'ufficio, abuso d'ufficio<ref>Cfr. ''l'Unità'', 5 marzo 1964</ref>.

Ne segue un processo discusso, molto sentito dall'opinione pubblica e dalla stampa, che culmina con la condanna di Ippolito a 11 anni di carcere. È il famoso '''caso Ippolito'''.
 
L'Italia ed il mondo politico sono molto divisi. I fatti contestati sono dubbi e di modestissima entità, mentre la condanna è pesantissima, e molti ritengono che la vicenda giudiziaria sia una farsa per togliere di mezzo Ippolito e stroncare la nascente industria nucleare italiana in favore della potente filiera [[petrolio|petrolifera]]. Fatto curioso è che poco prima, nell'ottobre del [[1962]] rimane ucciso in uno strano incidente aereo [[Enrico Mattei]], promotore anch'egli di una indipendenza energetica italiana.