Massimo Vignelli: differenze tra le versioni
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{{premio|compasso d'oro|1998}}]]
{{quote|La vita del designer è una vita di lotta contro il brutto. |Massimo Vignelli nel documentario ''[[Helvetica (film)|Helvetica]]'' di [[Gary Hustwit]].|The life of a designer is a life of fight against the ugliness.|lingua=en}}
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== Mappa della metropolitana di New York City ==
Nel 1972 Vignelli realizza la celebre e controversa [[mappa della metropolitana di New York]]<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Michaerl Beirut|url=http://observatory.designobserver.com/feature/mr-vignellis-map/2647/|titolo=Mr. Vignelli's Map|editore=Designer Observer|data=14 settembre 2010|accesso=28 maggio 2014}}</ref><ref>{{Cita video|lingua=en|url=http://www.helveticafilm.com/vignellimap.html|titolo=Massimo Vignelli explains his 1972 NYC Subway Map|editore=HelveticaFilm.com|accesso=28 maggio 2014}}</ref><ref>{{Cita immagine|http://www.nycsubway.org/img/maps/system_1972.jpg|didascalia=Mappa della metropolitana di New York|fonteorigine=nycsubway.org|accesso=28 maggio 2014}}</ref>. La mappa, che in origine doveva essere accompagnata da una mappa descrittiva<ref name=":1">{{Cita libro|autore = Peter B. Lloyd|titolo = Vignelli Transit Maps|anno = 2012|editore = RIT Press|città = Rochester, New York|pp = 56-58}}</ref>, è un diagramma astratto della rete metropolitana, dove ogni linea è identificata da un colore diverso ed ogni fermata è identificata da un pallino. Le linee sono disposte secondo il criterio dei 45° e 90° gradi, tecnica messa in atto con successo per la prima volta nella pionieristica mappa della metropolitana di [[Londra]] realizzata nel 1933 da Henry Charles Beck. La mappa, radicalmente moderna rispetto alle tradizionali mappe in uso negli Stati Uniti, ricevette da subito reazioni miste che sono tutt'oggi oggetto di dibattito. Intesa da Vignelli come un diagramma che deve svolgere la funzione di indicare il percorso da un punto A ad un punto B senza una precisa relazione con la geografia, come la mappa di Beck, fu criticata da molti newyorkesi che, invece, trovarono disorientanti le incongruenze geografiche, in particolare la rappresentazione dell'area di Central Park come un quadrato. Per capire queste obiezioni è necessario sottolineare che se Londra è una città con un'urbanistica ancora largamente influenzata dall'epoca dei [[Civiltà romana|Romani]], l'isola di [[Manhattan]] è invece basata su una griglia rigorosa che consente ad ogni cittadino di sapere sempre esattamente dove si trova e quanti isolati distano da lui ad un altro punto. La mappa subì diverse modifiche (dovute al continuo cambiamento della rete metropolitana) fino al 1979, anno in cui fu dismessa in favore di una mappa tradizionale realizzata dallo staff dell' MTA. La mappa è considerata da molti l'''opus magnum'' di Vignelli ed è presente nelle collezioni di diversi musei, fra le quali la collezione permanente del [[Museum of Modern Art]] (MoMA) di New York.
{{citazione|(…) «La mappa – commenteranno Renato Giovannoli e Isabella Pezzini
{{citazione|Basta con quel complicato groviglio di linee ferroviarie geograficamente accurate. Basta con quegli angoli arbitrari. Al loro posto, le linee ferroviarie sono disposte solo a 45 e 90 gradi. Ogni linea è rappresentata da un colore. Ogni fermata è rappresentata da un punto. Cosa potrebbe essere più semplice? Il risultato è una soluzione di design di straordinaria bellezza. Eppure ebbe presto dei problemi. [...]
E fu così che nel 1979, la mappa Vignelli fu sostituita da una mappa convenzionale, meno elegante e più geograficamente accurata, che persiste tutt'oggi in una forma riveduta. Mi ricordo di una presentazione presso il Museo Cooper-Hewitt durante la quale Wilburn Bonnell descrisse questa decisione come l'equivalente del graphic design della demolizione del complesso residenziale Pruitt-Igoe: impraticabile, elitario Modernismo che soccombe alle pratiche, difettose imperfezioni della vita quotidiana.<ref>http://designobserver.com/feature/mr-vignellis-map/2647</ref> |Michael Bierut}}
La mappa è particolarmente apprezzata da molti designer grazie all'estrema purezza formale e chiarezza dell'informazione che deriva dal suo spazio astratto e dal brillante uso della geometria. Fra gli svariati apprezzamenti, nel 2004 Michal Bierut ne scrisse un'eloquente omaggio sul Design Observer, Nordstrom creò un vestito basato su di essa, e Alexander Cheng, un direttore d'orchestra, la trasformò in uno strumento a corde interattivo.<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.newyorker.com/news/news-desk/the-vignelli-subway-map-goes-digital|titolo = The Vignelli Subway Map Goes Digital|accesso = |data = }}</ref> Nel 2008, il vice direttore di Vanity Fair (allora staffer di Vogue Uomo) commissionò a Vignelli un'edizione aggiornata della mappa, sulla quale Vignelli lavorò a fondo con il suo staff per correggere ogni precedente difetto.<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.nytimes.com/2014/05/29/garden/massimo-vignelli-a-master-in-the-grammar-of-design.html|titolo = |accesso = |data = }}</ref><ref>{{Cita web|autore = |url = http://tmagazine.blogs.nytimes.com/2011/09/16/ahead-of-its-time-an-icon-goes-digital/|titolo = |accesso = |data = }}</ref> La mappa è stata successivamente tradotta in una versione digitale che ha dato vita all'applicazione ufficiale per dispositivi mobili ''The Weekender, ''realizzata dalla Metropolitan Transit Autority, l'ente che nel 1979 sostituì la mappa di Vignelli con quella tradizionale tuttora in uso. L'applicazione si aggiorna tramite internet e permette di conoscere in tempo reale eventuali variazioni o disguidi sulle varie linee metropolitane, oltre ad accompagnare la mappa con delle indicazioni verbali, com'era intenzione di Vignelli sin dal 1972.<ref name=":1" /> Nel 2013, un team di ricercatori dell'
L'intera storia della mappa della metropolitana di New York è dettagliatamente documentata nel libro ''Vignelli Transit Maps ''di Peter B. Lloyd e Mark Ovenden, edito da RIT Press<ref>{{Cita web|autore = Vignelli Transit Maps su Amazon|url = http://www.amazon.com/Vignelli-Transit-Maps-Peter-Lloyd/dp/1933360623|titolo = |accesso = |data = }}</ref>.
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