Pandosia Bruzia: differenze tra le versioni
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== Tito Livio e la Bruzia Pandosia ==
Tito Livio fu uno storiografo latino (Padova 59 a.C. - ivi 17 d.C.) che raccontò con dovizia di particolari la battaglia che si svolse nel 332 a.C. alle porte di Pandosia, lungo le rive del fiume Acheronte, nei pressi delle rovine di un ponte. Egli narrò la triste fine di Alessandro il Molosso, Re d' Epiro, colpito da un dardo e poi orrendamente mutilato. Il Molosso era stato chiamato in Italia dai Tarantini che temevano l'invasione Bruzio-Lucana. Il Re d'Epiro, dopo aver conquistato varie città del Sud, aveva saccheggiato Cosenza e si apprestava, nell'inverno del 332 a.C., ad assediare la città di Pandosia. Prima di partire per la Calabria, Alessandro si era recato a Dodona, antichissimo centro religioso dell'Epiro, dove gli era stato raccomandato di stare alla larga dalla città di Pandosia e dal suo fiume infernale Acheronte....perché a Pandosia, la “trivertice”, avrebbe perso il suo 'esercito...... ....cave accedas ad aquam Acheruntiam et Pandosiam....Pandosia perdes populum quandoque trivertex...." Alessandro il Molosso partì sereno alla conquista del suo impero in occidente. Era evidente che egli non sapeva che in Calabria - nel Bruzio - avrebbe trovato un'altra cittadina con il nome di Pandosia che avrebbe segnato il suo destino.
Tito Livio scrive:"Acerina colonia dei Bruzi" distinguendola chiaramente da Pandosia che cita in altra parte della sua Opera. La città di Acri venne variamente chiamata:
*3) Il racconto di Tito Livio: TITI LIVI AB VRBE CONDITA LIBER VIII
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