Fernando Agnoletti: differenze tra le versioni

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==Biografia==
{{Doppia immagine verticale|right|Sibilla Aleramo.jpg|Ada Negri 1.jpg|130|Sibilla Aleramo|Ada Negri}}
Ventiduenne, nel 1897 partecipò alla [[Guerra greco-turca (1897)|guerra greco-turca]] con i volontari [[garibaldini]]<ref name="Diz_Biografico">Fonte: E. Fubini, ''Dizionario Biografico degli Italiani'', riferimenti in Bibliografia.</ref> guidati da [[Ricciotti Garibaldi]]. Rientrato in Italia, iniziò l'attività pubblicistica firmandosi ''Calandrino''. Laureatosi in lettere, emigrò a [[Glasgow]] come lettore di [[Lingua italiana|italiano]] nella locale [[Università di Glasgow|università]]. Nella città scozzese fondò il primo comitato [[Società Dante Alighieri|Dante Alighieri]] della [[Gran Bretagna]]<ref name="SIUSA">Fonte: Archivi di personalità, sito SIUSA. Riferimenti in Bibliografia.</ref> e la rivista ''La riscossa latina''<ref name="Diz_Biografico"/>.
 
Rientrato nella città natale, collaborònel 1907 entrò in [[Massoneria in Italia|Masssoneria]] nella [[Loggia massonica|Loggia]] "La Concordia" di Firenze<ref>V. Gnocchini, ''L'Italia dei Liberi Muratori'', Mimesis-Erasmo, Milano-Roma, 2005, p.2</ref>. Collaborò prima alla rivista ''[[La Voce (rivista)|La Voce]]'' e poi, seguendo [[Giovanni Papini|Papini]] e [[Ardengo Soffici|Soffici]], a ''[[Lacerba]]''. Con lo scoppio del [[Prima guerra mondiale|conflitto]] pubblicò articoli [[Interventismo|interventisti]] e compose l’[[inno]] ''[[Trento]] e [[Trieste]]''<ref>F. Agnoletti, ''Trento e Trieste. Inno popolare per canto e pianoforte'', spartito, Firenze, A. Forlivesi, [1915?].</ref> utilizzato nei combattimenti dai soldati italiani<ref name="SIUSA"/>.
 
Dopo aver partecipato, come volontario, alla [[prima guerra mondiale]]<ref name="Diz_Biografico"/>, nel 1919 aderì al nascente movimento [[fascismo|fascista]], ne diresse alcuni periodici (''Noi'', ''L'Aratro''), ricoprì incarichi nel [[Partito Nazionale Fascista|partito]]<ref name="Diz_Biografico"/>. Scrisse, inoltre, un volumetto ''A.B.C. del giovane fascista'' (Firenze 1931)<ref name="Diz_Biografico"/><ref>Vedi anche ''Fernando Agnoletti'' in ''Primo Novecento. La stagione culturale delle riviste d'autore. “Lacerba” (anni 1913/1914/1915)'', riferimenti e link in Collegamenti esterni.]</ref>.
 
Frutto delle sue esperienze di guerra è il volume di memorie ''Dal giardino all'Isonzo'' pubblicato nel 1917<ref>Vedi la voce «Agnoletti, Fernando» in ''[http://www.treccani.it/enciclopedia/fernando-agnoletti/ Enciclopedie on line]'', "Treccani.it L'Enciclopedia Italiana".</ref>. Nel 1921 curò la pubblicazione, con il titolo ''Arciviaggio'', degli scritti che un poeta contadino, toscano, Giovanni Bellini, conservava raccolti in un taccuino, quando fu ucciso da una granata in trincea nel 1915<ref>Vedi la [http://www.comune.poggio-a-caiano.po.it/citta/?act=i&fid=645&id=20060203111118770 biografia del Bellini] nel sito del comune di Poggio a Caiano.</ref>.
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