Epitelio pavimentoso: differenze tra le versioni
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[[Immagine:Granular_cell_tumor_%281%29_skin.jpg|thumbnail|Tessuto epiteliale pavimentoso pluristratificato cheratinizzato; colorato con [[ematossilina]]-[[eosina]].]]
L'epitelio cheratinizzato per eccellenza è l'[[epidermide]] (cioè la [[cute]]), le cellule dello strato spinoso sintetizzano numerosi [[cheratinosomi]] e tonofibrille. Avvicinandosi agli strati superficiali (''strato granuloso'' e ''strato lucido'') si creano accumuli di [[cheratina]] e la cellula inizia un processo di [[apoptosi]] trasformandosi in lamelle appiattite di cheratina. Gli spazi intercellulari vengono riempiti da lipidi secreti dalle stesse cellule che impermeabilizzano la struttura.
In questo tipo di epitelio pavimentoso avviene un processo di divisione differenziativa delle cellule che dunque vanno incontro ad una mitosi bivalente: produzione di cellule staminali e quindi indifferenziate, e al contempo produzione di cellule staminali commissionate che poi si differenzieranno, in modo tale da assicurare un continuo ricambio di cellule differenziate dello strato basale che tendono a desquamare. Il processo parte dalla membrana basale in cui si possono notare dal preparato istologico le cellule staminali che proliferano, procedendo sempre più in alto si notano invece le cellule in corso di differenziamento e nello strato apicale le cellule completamente differenziate.
Questo strato superficiale impermeabile è detto ''strato corneo'' e può variare di spessore a seconda delle sollecitazione meccaniche a cui è esposto il distretto anatomico. Questo trova un riscontro pratico nell'epitelio della mano di un contadino o di un muratore, ad esempio, la quale mostrerà chiari segni di cheratinizzazione con una epidermide dura al tatto, a differenza di una mano non sottoposta a sollecitazioni come può essere quella di un insegnante o di un impiegato, che mostreranno modesta cheratinizzazione e dunque una epidermide più morbida al tatto.
{{tessuto epiteliale}}
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