Portogallo: differenze tra le versioni
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Il nome del Portogallo, terra dei [[lusitani]], deriva da ''[[Porto (Portogallo)|Portus Cale]]'', nome dell'antico insediamento situato alle foci del fiume [[Duero|Douro]]. Attorno al 200 a.C. i romani iniziarono a conquistare il Portogallo. Il paese fu in seguito invaso da [[Visigoti]] e [[Suebi]], e poi dagli [[arabi]]; raggiunse una prima unità nazionale nel [[XII secolo]], con il suo primo re, [[Alfonso I del Portogallo|Alfonso Henriques]]. L'unità nazionale, come per tanti altri paesi europei non fu un cammino facile, anzi vi furono tanti ed importanti avvenimenti storici.▼
▲<!-- Tratta quasi esclusivamente l'era delle grandi scoperte -->Il nome del Portogallo, terra dei [[lusitani]], deriva da ''[[Porto (Portogallo)|Portus Cale]]'', nome dell'antico insediamento situato alle foci del fiume [[Duero|Douro]]. Attorno al 200 a.C. i romani iniziarono a conquistare il Portogallo. Il paese fu in seguito invaso da [[Visigoti]] e [[Suebi]], e poi dagli [[arabi]]; raggiunse una prima unità nazionale nel [[XII secolo]], con il suo primo re, [[Alfonso I del Portogallo|Alfonso Henriques]]. L'unità nazionale, come per tanti altri paesi europei non fu un cammino facile, anzi vi furono tanti ed importanti avvenimenti storici.
=== Il Portogallo nell'era delle grandi scoperte ===
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L'epoca delle scoperte e delle conquiste dei navigatori portoghesi avviene nel [[XV secolo|XV]] e [[XVI secolo]]. Fra le maggiori si può annoverare l'apertura della rotta per l'[[India]] fatta da [[Vasco da Gama]] (a cui sono dedicate una torre e un ponte nella zona orientale di Lisbona) attraverso il superamento del [[Capo di Buona Speranza]]. La [[colonia (territorio)|colonizzazione]] delle coste dell'[[Africa]] consentì ai portoghesi di creare dei porti nei quali le navi potevano fare scalo nel corso dei lunghi viaggi verso l'[[estremo oriente]]. Questo consentì l'avvio di un commercio di spezie con l'India e le nazioni più importanti affacciate sull'[[Oceano indiano]].
==== Le ragioni delle esplorazioni ====
Come popolo più occidentale d'[[Europa]], i portoghesi furono i principali esploratori durante il [[Medioevo]]. Il grande sviluppo delle nazioni che si affacciavano sull'[[Oceano Atlantico]], ricche di porti ed empori commerciali, diede al Portogallo l'occasione di sviluppare una grande marineria, con la quale i lusitani potevano aggirare le difficoltà che derivavano agli scambi via terra dall'interposizione dei regni di [[Castiglia|Castiglia e Aragona]], spesso ostili. Il Portogallo commerciò così con l'[[Inghilterra]], la [[Fiandra]] e le città della [[Lega Anseatica]]. L'intera storia del popolo lusitano trasse ispirazione dal desiderio di nuove conquiste da parte dei suoi regnanti, che ebbero buon gioco a espandere il proprio potere in una quantità di possedimenti d'oltremare mentre difendevano l'indipendenza della patria con le armi: le lunghe lotte per cacciare i [[Mori (storia)|Mori]] con l'ausilio dei [[Crociato|crociati]] stranieri e dei [[Cavalieri Templari]] conferirono, peraltro, un sapore di proselitismo religioso al desiderio di conquista. Per lunghi secoli, dunque, il Portogallo si fece promotore di una serie di conflitti contro le nazioni [[islam]]iche.
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Per mare, il principe Enrico continuò le sue esplorazioni dell'Africa e dell'Oceano Atlantico. Nel [[1433]] doppiò capo Bojador e nel [[1434]] il primo gruppo di schiavi venne portato a [[Lisbona]] ed il commercio degli schiavi divenne presto l'affare più importante del Portogallo. Il [[Senegal]] venne raggiunto nel [[1445]] assieme a [[Capo Verde]] mentre nel [[1446]], [[Álvaro Fernandes]] si spinse fino alla [[Sierra Leone]]. Questo fu probabilmente il punto più lontano raggiunto prima della morte di Enrico avvenuta nel [[1460]]. Un altro vettore di scoperte fu la rotta verso ovest lungo la quale scoprirono il [[Mar dei Sargassi]] e probabilmente raggiunsero la [[Nuova Scozia]] prima del [[1492]].
==== Il trattato di Tordesillas ====
[[File:Brazil-16-map.jpg|thumb|left|Antica mappa del [[Brasile]] stampata dai portoghesi nel [[1519]].]]
Nel frattempo la colonizzazione progrediva nelle [[Azzorre]] ed a [[Madera]], dove veniva prodotto zucchero e vino; ma soprattutto l'oro proveniente dalla [[Guinea]] stimolava l'energia commerciale dei portoghesi. Diventa subito chiaro che, a parte gli aspetti religiosi e scientifici, questi viaggi di scoperta erano molto vantaggiosi. Sotto il regno di [[Alfonso V del Portogallo|Alfonso V]], soprannominato l'africano, venne esplorato il golfo di Guinea e tre spedizioni ([[1458]], [[1461]], [[1471]]) vennero inviate in Marocco; nel 1471 Arzila e Tangeri vennero conquistate dai mori. Sotto il regno di [[Giovanni II del Portogallo|Giovanni II]] fu costruita la fortezza di Elmina per la protezione dei commerci con la Guinea. Diogo Cão, o Can, scoprì il [[Congo (fiume)|Congo]] nel [[1482]] e raggiunse Capo Croce nel [[1486]]; [[Bartolomeo Diaz]] doppiò il Capo di Buona Speranza nel [[1488]], dando così prova che l'Oceano Indiano era raggiungibile via mare. Dopo il [[1492]] la scoperta delle [[Indie Occidentali]] da parte di [[Cristoforo Colombo]] rese necessaria una suddivisione delle sfere di influenza di [[Spagna]] e Portogallo. Questa si raggiunse attraverso il [[Trattato di Tordesillas]], firmato il 7 giugno [[1494]], che modificava le delimitazioni autorizzate da [[Papa Alessandro VI]] con due bolle papali del 4 maggio [[1493]]. Il trattato dava al Portogallo tutte le terre che potevano essere scoperte a est di una linea retta che collegava il Polo artico al Polo antartico ad una distanza di 370 leghe ad ovest di [[Capo Verde]]. La Spagna riceveva le terre scoperte ad ovest di questa linea: In ogni caso le difficoltà di misurazione erano notevoli e la linea di demarcazione non poté essere determinata ed il trattato fu soggetto a diverse interpretazioni. Su questo si basarono le [[Colonia del Brasile|rivendicazioni portoghesi]] sul [[Brasile]] e quelle spagnole sulle [[Molucche]]. Il trattato fu molto importante per i portoghesi come riconoscimento del prestigio da loro acquisito. Questo prestigio venne ingigantito quando fra il [[1497]] ed [[1499]] Vasco da Gama completò il viaggio in India.
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[[File:Portugal Império total.png|thumb|upright=1.4|Una mappa atemporale dell'[[Impero Portoghese]] (1415–1999). Rosso - possedimenti reali; Rosa - esplorazioni, aree di commercio e d'influenza e rivendicazioni di sovranità; Blu - Principali rotte, esplorazioni e aree di influenza marittime.]] La competitività fra i due regni era molto accesa ed entrambi avevano i loro servizi segreti che erano in costante conflitto fra di loro per far passare delle informazioni fuorvianti e nascondere le rotte commerciali e di scoperta che interessavano ognuno dei due stati. Tutti questi sforzi di segretezza portarono alla proliferazione di documenti falsi e pertanto la documentazione di quel tempo rischia di essere fuorviante. In conseguenza di ciò alcuni storici credono che territori come il Brasile, alcuni stati africani ed il nord America possano in realtà essere stati scoperti prima delle date a noi note.
==== Esplorazioni dell'Asia ====
Possedendo una popolazione di soli due milioni di abitanti, gli sforzi di colonizzazione di diversi paesi sparsi per tutto il mondo allora conosciuto, [[Africa]], [[Brasile]], [[India]], [[Malaysia]], [[Giappone]], [[Cina]], [[Indonesia]], Sri Lanka ed anche [[Timor]], costituì un grosso impegno per il mantenimento di guarnigioni a tutela dei traffici commerciali nonché della compattezza dell'impero coloniale. A causa della segretezza mantenuta durante questo periodo per nascondere la realtà delle cose, molti documenti portoghesi dell'epoca sono chiaramente falsi. In quest'ottica, la conquista del Brasile può essere avvenuta ben prima del [[1580]]. Difatti molti storici sospettano che già al tempo del [[Trattato di Tordesillas]], Giovanni II potesse già conoscere l'esistenza del Brasile e del nord America tanto da richiedere che gli venissero assegnati i territori a ovest della linea di demarcazione prevista dal trattato. Molti storici ritengono che la documentazione vera potesse essere contenuta negli archivi di Lisbona e sia andata persa fra le rovine ed il successivo incendio dovuto al terremoto del 1755.
Portoghese fu uno dei primi europei a mettere piede sul suolo del [[Giappone]] nel [[1543]]: [[Fernão Mendes Pinto]] vi giunse per caso a bordo di una giunca pirata [[Cina|cinese]] assieme a dei compagni, arenandosi a [[Tanegashima]].
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