Petra (Giordania): differenze tra le versioni

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Il suo nome [[Lingue semitiche|semitico]] era '''Reqem''' o '''Raqmu''' («la Variopinta»), attestato anche nei [[Manoscritti del Mar Morto|manoscritti di Qumran]].
 
Fu nell'antichità una città [[Edomiti|edomita]] e poi divenne capitale dei [[Nabatei]]. Verso l'[[VIII secolo]] fu abbandonata in seguito alla decadenza dei commerci e a catastrofi naturali, e, benché le antiche cavità abbiano ospitato famiglie [[beduini|beduine]] fino ad anni recenti, fu in un certo senso dimenticata fino all'epoca moderna. Il complesso archeologico fu rivelato al mondo occidentale dall'esploratore [[Svizzera|svizzero]] [[Johann Ludwig Burckhardt]] nel [[1812]].
 
Le numerose facciate intagliate nella roccia, riferibili per la massima parte a sepolcri, ne fanno un monumento unico, che è stato dichiarato [[Patrimonio dell'umanità]] dall'[[Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura|UNESCO]] il 6 dicembre [[1985]]. Anche la zona circostante è dal [[1993]] [[parco nazionale]] [[archeologia|archeologico]]. Nel [[2007]], inoltre, Petra è stata dichiarata una delle cosiddette [[Nuove sette meraviglie del mondo|sette meraviglie del mondo moderno]].