Trifone Gabriel: differenze tra le versioni
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|Didascalia = [[Giorgione]]: [[Giovanni Borgherini col maestro-astrologo|Giovanni Borgherini e il suo maestro]], 1505-1506. Si identifica il maestro in Trifone Gabrielli (a destra), del quale il Borgherini (a sinistra) fu allievo a Venezia negli anni giovanili
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== La vita ==▼
▲==La vita==
[[File:Bembo, Pietro (1470-1547) p. 029.gif|thumb|upright=0.6|left|Il cardinale e umanista Pietro Bembo]]
Nacque nel [[Treviso|Trevigiano]] da Bertucci e Diana [[Pizzamano]], [[patriziato veneziano|patrizi veneziani]]. Apparteneva a un'illustre [[Gabrielli|famiglia]] originaria di [[Gubbio]] un cui ramo si era stabilito in [[Laguna Veneta|laguna]] in epoca imprecisata.
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In ambito poetico, sono ricordati di Trifone alcuni sonetti, tra cui uno in morte dell'amico [[Pietro Bembo]].
== La fama ==
Trifone Gabrielli fu ammirato dai contemporanei e considerato il modello dell'umanista quattrocentesco, le cui « mille rare doti » ne fanno un esempio di autorità non solo intellettuale, ma anche e soprattutto morale, non ancora contaminata dall'incipiente cortigianesimo. La sua « umanità infinita » e la « singolare gentilezza » coagularono intorno al Gabrielli numerosi intellettuali, in maggioranza veneti e toscani, impegnati in un rinnovamento della lingua che simbolizzò ed incarnò il vento nuovo del [[Rinascimento]] italiano.
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''Io veggo il Fracastorio, il Bevazano,''
''Trifon Gabriele, e il Tasso più lontano.''
</poem>
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''Perché non sia tra noi spento ogni raggio''
''Di bel costume, e cortesia non pera.''
</poem>
[[File:Benedetto Varchi.jpg|thumb|upright=0.6|Benedetto Varchi]]
*[[Benedetto Varchi]] gli dedicò il Sonetto 209 delle Rime:
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''Pensai, e tali al cor mi nacquer vanni,''
''Che peso uman non fia, che più l'aggravi.''
</poem>
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''Andrò in Toscana al Varchi, al Tolomei,''
''E correrò a Vinegia al buon Veniero.''
</poem>
== Iconografia ==
Trifone Gabrielli sarebbe stato ritratto dal [[Giorgione]] assieme all'allievo [[Giovanni Borgherini]] nel celebre dipinto intitolato « [[Giovanni Borgherini col maestro-astrologo|Giovanni Borgherini e il suo maestro]] », oggi alla [[National Gallery of Art]] di [[Washington DC|Washington]].
Nelle [[Le Vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori|Vite]], il [[Vasari]] riferisce che l'opera fu realizzata dal Giorgione durante la permanenza del Borgherini a [[Venezia]], intorno al 1505-1506, quando intensa fu la frequentazione con il Gabrielli. La [[sfera armillare]] tenuta in mano dalla figura del maestro sarebbe un accenno agli interessi astronomici del Gabrielli, poi condensati dal nipote Jacopo nel « Dialogo della Sfera ». Il cartiglio con il motto « Non valet ingenium nisi facta valebunt » (non è sufficiente l'ingegno se non seguono i fatti), rimanda a quell'unità di pensiero ed azione, a quella coerenza morale che Trifone perseguì per tutta la sua vita.
== Bibliografia ==
* [[Luigi Carrer]], ''Anello di sette gemme, o Venezia e la sua storia'', Il Gondoliere, Venezia, 1838
* Autori vari, ''Nouvelle biographie générale depuis les temps les plus reculés jusqu'à nos jours'', Paris, Firmin Didot Frères, Fils et Compagnie, 1857
* Carol Kidwell, ''Pietro Bembo: Lover, Linguist, Cardinal'', McGill-Queen's University Press, 2004
* Giovanni Da Pozzo, ''Il Cinquecento'' In: ''Storia letteraria d'Italia'', Piccin Nuova Libraria-Casa Editrice Francesco Vallardi, 2006
* {{cita web
|cognome= Fortini
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}}
== Altri progetti ==
==Collegamenti esterni==▼
{{interprogetto}}
▲== Collegamenti esterni ==
* [http://www.treccani.it/enciclopedia/trifone-gabriele/ Gabrièle ‹-i-è-›, Trifone] la voce in ''Enciclopedie on line'', sito "Treccani.it L'Enciclopedia italiana". <small>URL visitato il 12 maggio 2013.</small>
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