Pierre Cot: differenze tra le versioni

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La sua carriera governativa iniziò nel dicembre [[1932]], quando divenne sottosegretario di Stato agli Affari Esteri nel governo di [[Joseph Paul-Boncour]]. Nel gennaio [[1933]] [[Édouard Daladier]] gli affidò il ministero dell'Aria, nuovo portafoglio destinato a un importante avvenire. Ottenuto anche il brevetto di pilota, si lanciò con foga nella promozione dell'aviazione e riorganizzò l'aeronautica civile creando la compagnia nazionale [[Air France]]. Costretto ad abbandonare la funzione di ministro dopo il 6 febbraio [[1934]], vi ritornò nel [[1936]] nel governo del [[Fronte Popolare (Francia)|Fronte Popolare]], guidato da [[Léon Blum]]. Si dedicò allora principalmente alla [[nazionalizzazione]] delle industrie aeronautiche. Organizzò anche un aiuto clandestino ai repubblicani durante la [[guerra civile spagnola]]. [[Jean Moulin]] faceva allora parte della sua squadra. Profondamente scosso dalla sconfitta francese del maggio [[1940]], nella [[Seconda guerra mondiale]], cercò per il resto della sua vita di comprenderne le ragioni e di provare che l'aviazione non fu la causa principale della disfatta. Secondo lui, la sconfitta fu soprattutto dovuta alla mancanza di mezzi finanziari dedicati all'esercito; spiegò queste tesi in un'opera, "La guerra economica", apparsa nel 1973.
 
Scrive Luciano Canfora: "Come è ormai assodato dopo le ricerche di Sabine Jansen, nel corso del suo soggiorno americano negli anni della guerra, Cot fu arruolato dai servizi sovietici (tra il '40 e il '42)"<ref>{{Cita libro|autore = Luciano Canfora|titolo = La storia falsa|anno = 2008|editore = Rizzoli|città = Milano}}</ref>.
 
Nel dopoguerra divenne un "compagno di strada" del [[Partito Comunista Francese]] (PCF), tentando così un ritorno alla vita politica. Sotto la [[Quarta Repubblica francese|Quarta Repubblica]] fu una delle personalità principali dell'[[Unione progressista]], agglomerato di piccoli partiti usciti dalla Resistenza e vicini al PCF.
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== Bibliografia ==
* B.P.Boschesi - ''Il chi è della Seconda Guerra Mondiale'' - Mondadori Editore, 1975, Vol. I, p. 117
* Luciano Canfora, ''La storia falsa'', Rizzoli, 2008
 
== Collegamenti esterni ==