Oltrepò Pavese: differenze tra le versioni

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L’'''OltrepoOltrepò Pavese''' è un'area della [[provincia di Pavia]] con superficie pari a circa {{M|1 097|k|m2}} ed una popolazione di 146 579 abitanti, che deve il suo nome alla peculiarità di trovarsi a sud del fiume [[Po]], in pieno Appennino Settentrionale, territorio geograficamente e morfologicamente molto simile a quello appartenente all'[[Emilia]]. L'Oltrepò Pavese è letteralmente incuneato tra l'[[Emilia-Romagna]], con la [[provincia di Piacenza]] a est ed il [[Piemonte]], con il [[Tortonese]] in [[provincia di Alessandria]] a ovest. Da sottolineare inoltre che nella parte più meridionale, percorrendo per pochi chilometri l'Alessandrino o il Piacentino, si trova il confine con la [[Liguria]], più precisamente con la [[provincia di Genova]].
 
==Geografia==
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| align=center|370 [[livello del mare|m s.l.m.]]
| align=center|[[Zavattarello]]<br />[[Ruino]]<br />[[Nibbiano]] ([[Provincia di Piacenza|PC]])
| align=center|[[Comunità Montana Oltrepò Pavese|Comunità Montana Oltrepo Pavese]]
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L'Oltrepò Pavese nacque ufficialmente nel [[1164]], quando l'Imperatore [[Federico Barbarossa|Federico I]] concesse alla città di [[Pavia]] il diritto di nominare i consoli nelle località che costituiscono, grosso modo, l'attuale [[provincia di Pavia]]. Questo atto seguì peraltro ad un periodo in cui l'ingerenza pavese nelle terre a sud del Po si era andata intensificando; d'altra parte il riconoscimento imperiale non esimeva il comune pavese da una lunga lotta contro le città di [[Tortona]] e [[Piacenza]], già dominatrici del territorio, e nemiche di Pavia a causa della diversa collocazione politica (esse [[Guelfi e Ghibellini|guelfe]], Pavia [[Guelfi e Ghibellini|ghibellina]]).
 
Prima di questo atto infatti l'OltrepoOltrepò Pavese non esisteva come unità politica o amministrativa. In epoca romana gli unici due centri non oscuri del territorio, [[Voghera|Iria]] e [[Clastidium]], appartenevano alle aree di influenza di due città vicine, Tortona e Piacenza appunto, situate rispettivamente nelle regioni romane [[Regio IX Liguria|Liguria]] ed [[Regio VIII Aemilia|Aemilia]].
 
In epoca [[longobardi|longobarda]] il territorio fu sottoposto ai monaci della potente [[abbazia di San Colombano]] di [[Bobbio]].
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Ancora all'inizio dell'[[XIX secolo|800]] l'Oltrepò era diviso ecclesiasticamente tra le [[diocesi di Tortona]], [[Diocesi di Piacenza-Bobbio|diocesi di Bobbio]] e [[Diocesi di Piacenza-Bobbio|diocesi di Piacenza]], con poche sparse parrocchie dipendenti invece da [[diocesi di Pavia|Pavia]].
 
Nel [[1359]] cadde insieme a Pavia sotto la dominazione dei [[Visconti]] di [[Milano]], cui seguirono gli [[Sforza]], famiglie che dominarono anche il confinante Piacentino. Nel [[1499]] il territorio pavese, comprendente l'OltrepoOltrepò, ebbe la qualifica di [[Provincia di Pavia#Età moderna|Principato di Pavia]].
 
Sotto gli Sforza l'OltrepoOltrepò era governato da un Capitano con sede a [[Casteggio]]. Il territorio comprendeva un certo numero di [[Podestà|podesterie]], nei borghi e villaggi principali; il numero dei Comuni era grandissimo, poiché erano comuni talvolta anche minuscole cascine. Agli antichi signori locali che la città di Pavia aveva confermato nei loro possessi si erano affiancati nuovi feudatari pavesi, e infine quelli nominati dai duchi di Milano. Alla metà del [[XV secolo]] l'intero territorio dell'OltrepoOltrepò era diviso in [[feudo|feudi]], e questa situazione non mutò fino al [[XVIII secolo]]. Bisogna comunque distinguere i piccoli feudi (detti ''camerali'') dell'OltrepoOltrepò propriamente detto (l'originario dominio pavese), dotati di scarsa autonomia fiscale e giurisdizionale, dai grandi feudi dell'alta collina e della montagna, assoggettati dai duchi di Milano e aggregati all'OltrepoOltrepò, ma ancora dotati di larga autonomia. Questi ultimi erano detti terre diverse, o giurisdizioni separate; avevano ognuno una sorta di statuto speciale e vari privilegi. I principali erano i marchesati di [[Fortunago]], [[Godiasco]], [[Varzi]] e [[Brallo di Pregola|Pregola]], nati (salvo il primo) dalla disgregazione del marchesato dei [[Malaspina]], cui in gran parte ancora appartenevano; molto importante anche il feudo di [[Bobbio]], appartenente ai [[Dal Verme]]. I feudi malaspiniani e vermeschi costituirono le cosiddette "Giurisdizioni separate" che, trattandosi di feudi immediati imperiali, godettero di piena indipendenza fino all'abolizione dei [[feudi imperiali]] nel 1797.
 
Insieme allo Stato di Milano l'OltrepoOltrepò passò nel [[1535]] alla [[Spagna]] e nel [[1713]] all'[[Austria]]; nel [[1743]], col [[trattato di Worms (1743)|trattato di Worms]] tra l'[[Austria]] e i [[Casa Savoia|Savoia]], fu separato dal [[Principato di Pavia]] e unito al Piemonte. Sotto i Savoia l'OltrepoOltrepò conobbe una grande fioritura e venne suddiviso in due province: [[Provincia di Voghera|una con capoluogo Voghera]], il centro che era divenuto ormai il principale della zona e che in precedenza aveva a lungo e inutilmente cercato di affrancarsi dal dominio pavese; a sud il territorio fece parte della [[provincia di Bobbio]] fino all'[[unità d'Italia]].
 
Nel [[1770]] Voghera fu affrancata dal [[feudalesimo]] ed elevata a Città regia; il peso dei feudatari fu comunque ridotto ovunque a una funzione quasi solo simbolica.
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==Prodotti Tipici==
L'Oltrepò Pavese si distingue per un'ampia varietà di ristoranti ed agriturismi che offrono prodotti tipici della zona. Sicuramente il prodotto principale è il rinomato vino dell'OltrepoOltrepò Pavese (vedi [[Oltrepò Pavese (vino)|Oltrepo Pavese (vino)]]).
 
[[Agnolotti pavesi]], pasta ripiena di carne stufata, uno dei primi tipici dell'Oltrepò Pavese. La ricetta classica li vede conditi con lo stesso stufato usato per il ripieno.
 
[[Brasadè di Staghiglione]] originari della frazione di Borgo Priolo, Staghiglione, sono diventati un dolce diffuso in tutto l’Oltrepol’Oltrepò.
Nel dialetto dell'OltrepoOltrepò Pavese brasadè significa ciambelle.
 
[[Bollito misto]], composto da carni miste, dal biancostato di bue, al codino di vitello, al ginocchietto alla [[testina (gastronomia)|testina]] di vitello. Spesso accompagnato da salsa verde o con la mostarda tipica di Voghera, oppure con i peperoni.
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===Musica e balli===
{{vedi anche|Danze delle quattro province}}
La musica dell'OltrepoOltrepò pavese, compreso nell'area delle [[quattro province]], è tradizionalmente eseguita con [[piffero]] dell'Appennino, ''[[müsa]]'' e [[fisarmonica]]. La müsa, una [[cornamusa]] appenninica ad un solo bordone, è forse lo strumento più caratteristico e che attira le maggiori curiosità. Al giorno d'oggi vi sono solo un paio di costruttori e anche i suonatori sono rimasti in pochi. Lo strumento cadde in disuso ad inizio del [[XX secolo]], soppiantata dalla più moderna fisarmonica. Negli ultimi anni è ricomparsa ed è tornata ad accompagnare il piffero, unendosi addirittura alla fisarmonica.
È possibile ascoltare i suonatori di questi strumenti alle feste da ballo nei paesi e nelle frazioni montane (o in quelli delle tre province limitrofe) o in alcuni festival folkloristici che si tengono in estate.
 
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==Economia==
[[File:Vitis vinifera ssp. vinifera Croatina 02.jpg|upright=0.9|left|thumb|Vite nell'Oltrepò Pavese]]
Sono coltivati soprattutto la vite (vino DOC [[Oltrepò Pavese (vino)|OltrepoOltrepò Pavese]]) in collina, [[frumento]], [[mais]] e [[barbabietola da zucchero]] nella pianura (che, a differenza del resto della provincia di Pavia, è asciutta).
 
Nella fascia collinare, ricca di vigneti, vi sono oltre 4000 cantine, che danno lavoro ad una discreta quantità di residenti e muovono un discreto giro d'affari.
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==Comunicazioni==
L’'''OltrepoOltrepò Pavese''' si trova tra grandi linee di comunicazione dato che si trova tra [[Pavia]], [[Alessandria]] e [[Piacenza]].
Il capoluogo dell'OltrepoOltrepò pavese, [[Voghera]] dista 120&nbsp;km da [[Torino]], 40&nbsp;km da [[Alessandria]], 30&nbsp;km da [[Pavia]], 64&nbsp;km da [[Piacenza]], 64&nbsp;km da [[Milano]] e 100&nbsp;km da [[Genova]].
*[[Ferrovia Alessandria-Piacenza]], stazioni ferroviarie di [[Voghera]], [[Casteggio]], [[Santa Giuletta]], [[Broni]], [[Stradella]] e [[Arena Po]].
*[[Ferrovia Milano-Genova]], stazioni ferroviarie di [[Bressana Bottarone]], [[Pizzale]]-[[Lungavilla]] e [[Voghera]].
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*Ex [[strada statale 617 Bronese]]
 
==Ex comuni dell'OltrepoOltrepò pavese==
{{vedi anche|Provincia di Bobbio}}
Questi sono i comuni odierni che sono passati all'[[Emilia-Romagna]], alla [[Liguria]] o al [[Piemonte]] negli anni venti, ed erano parte dell'OltrepoOltrepò pavese:
*[[Bobbio]], annesso alla [[provincia di Piacenza]] nel [[1923]]
*[[Caminata]], annesso alla [[provincia di Piacenza]] nel [[1923]]
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== Collegamenti esterni ==
* [http://www.oltrexpo.com/ Oltrexpo - Guida Turistica all'OltrepoOltrepò Pavese]
* [http://www.visitpavia.com/ Il sito turistico ufficiale della Provincia di Pavia]