Guillaume Faye: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Diplomato all'Institut d'études politiques di [[Parigi]] e titolare di un dottorato in scienze politiche, è stato uno dei principali teorici del ''Groupement de Recherches et Etudes pour la Civilisation Européenne'' (GRECE), e dell'ambiente più tardi noto come [[
Rompe definitivamente col GRECE nel 1987, avvicinandosi al belga Robert Steukers, ex esponente del Secrétariat Études & Recherches del GRECE-Belgique e animatore di un circolo culturale nato sul solco della [[
«L’obiettivo, dunque, è gettare le basi di un movimento: 1) che si estenda agli altri paesi europei; 2) che trascuri le vecchie sfaldature; 3) che metta a frutto il capitale costituito in seno al GRECE; 4) che miri alla costruzione concreta di élite attive e all’intervento positivo nella società civile. Questo lavoro sarà lungo e difficile. Ma è indispensabile cominciarlo fin da ora. È ugualmente indispensabile (e logico) che il massimo di aderenti e simpatizzanti del GRECE si unisca a ciò che è la sua continuazione storica. Beninteso, uomini nuovi, venuti da ogni parte dell’orizzonte, si uniranno a noi. Per affrontare il mondo reale e agirvi, noi ne avremmo bisogno. Sul piano giuridico, l’embrione di questo nuovo movimento (che non è evidentemente né un partito né un apparato!), destinato ad apportare energia nuova alla nostra comunità, è stato fondato sotto la forma di un’associazione: [[EUROPA]]. Il nuovo movimento è nella sua fase d preparazione e non comincerà realmente, a livello europeo, le sue attività che al rientro dalle vacanze 1987. Il suo atto di nascita concreto sarà l’UNIVERSITÉ D’ÉTÉ 1987, che avrà luogo a Nivernais […] alla fine di agosto, nel corso della quale verranno gettate le basi del nostro lavoro».
L'associazione [[EUROPA]] sarà l’embrione del network nazionalbolscevico [[Synergies Européennes]], un’aggregazione di natura culturale nata nel 1993-1994 sulla falsariga del GRECE che ha visto la confluenza di esponenti del radicalismo di destra e quelli della [[
Ha collaborato con giornali e riviste come [[Figaro-Magazine]] e [[Paris
== Pensiero ==
Faye propone un pensiero volontarista, faustiano, marcatamente [[Friedrich Nietzsche|nietzscheano]] e portatore di un [[neopaganesimo]] [[postmodernismo|postmoderno]]. La sua visione del mondo esalta la tecnoscienza visionaria dello spirito europeo. In quest’ottica Faye propone una [[biopolitica]] positiva particolarmente radicale, esaltata anche come possibile via per far fronte alla [[crisi demografica]] che minaccia l'[[Europa]].
Da un punto di vista più politico, nella prima parte del suo percorso culturale Faye adotta vedute particolarmente anti-occidentaliste e apertamente [[
A partire dalla fine degli anni '90, Faye ha invece sviluppato un'autocritica che coinvolge soprattutto le sue vedute di un tempo a proposito dell'[[Islam]], da lui ora indicato come nemico giurato dell'[[Europa]]. In quest'ultima fase della sua attività [[metapolitica]], Faye denuncia l'[[immigrazione]] allogena come una forma di [[colonizzazione]] di popolamento. Nel libro ''L’Archéofuturisme'' (Paris, l’Æncre, 1998), Faye elabora l’[[archeofuturismo]], una "sintesi" ispirata alla [[Rivoluzione
«Bisogna riconciliare
L’[[archeofuturismo]]- sviluppatasi sul solco della [[Nouvelle Droite]], del [[Movimento völkisch]], del [[nazionalismo europeo]] e del [[federalismo etnico]] con l'aggiunta dell'[[islamofobia]] - si contrappone all'egualitarismo "giudaico-cristiano" «Sorta dall’evangelismo laicizzato, dal mercantilismo anglosassone e dalla filosofia individualista dei Lumi, […] [che] è riuscita a realizzare il suo progetto planetario, basato sull’individualismo economico, l’allegoria del progresso, il culto dello sviluppo quantitativo, l’affermazione di astratti "diritti dell’uomo"» (''Ibidem'', pp. 55, 56), viene elaborata da Faye per contrastare quella che lui definisce come una "convergenza delle catastrofi" che sta minacciando l'Occidente - concetto estraneo alle vecchie elaborazioni fatte ai tempi de ''Il sistema per uccidere i popoli'' - e cioè la "colonizzazione di popolamento" da parte dei popoli del Sud del mondo e da parte di quelli dei paesi islamici, seguita da una catastrofe causata da una "crisi economico-demografica europea" - cioè il rallentamento economico a causa dell’invecchiamento della popolazione continentale e della denatalità -, a cui farà seguito il "caos sociale" nel Sud del mondo causato da una serie di tensioni esplosive a seguito dell’occidentalizzazione forzata e dai relativi squilibri, con l’emersione di poche oligarchie ricche affiancate da masse di diseredati, una grave "crisi economico-finanziaria" che partirà dall’estremo Oriente che, come effetto della globalizzazione, si espanderà in tutto il globo terrestre e la rinascita dei fanatismi religiosi e dei fondamentalismi, come quello islamico. Secondo Faye l'Occidente secolarizzato farà fatica a resistere allo scontro etnico-religioso tra Nord e Sud del mondo e alla crisi ambientale, che piegheranno l’Europa.
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