Dimetilfumarato: differenze tra le versioni
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Il '''dimetilfumarato''' o '''DMF''' è l'[[esteri|estere]] metilico dell'[[acido fumarico]]. Similmente alla tossina botulinica, il DMF rappresenta l’esempio di come una sostanza, potenzialmente dannosa per l'uomo, in dosaggi particolari e modalità di somministrazione diverse possa costituire un’efficace terapia farmacologica. Ne sono noti un utilizzo in ambito industriale, come essicante e antimuffa per i prodotti in pelle (sacchettini tipo “silica gel”), che attualmente è stato fortemente limitato negli stati dell’Unione Europea per ragioni di tossicità, e uno in campo medico, come farmaco per la cura della [[psoriasi]] (malattia della pelle)
== Uso medico di dimetilfumarato ==
La prima descrizione di un utilizzo in campo medico risale al 1959, quando il biochimico tedesco Schweckendiek evidenziò i benefici dell’acido fumarico (capostipite del DMF) sulla [[psoriasi]], una malattia infiammatoria della pelle<ref>{{Cita pubblicazione|autore = Schweckendiek W.|titolo = Treatment of psoriasis vulgaris|rivista = Med Monatsschr|volume = 1959|numero = 13:103-4}}</ref>. Nel 1994 una miscela di DMF e di tre sali di etil-idrogeno-fumarato (nome commerciale Fumaderm®) è stata approvata in Germania per il trattamento orale della psoriasi volgare<ref>{{Cita pubblicazione|autore = Meissner M, Valesky EM, Kippenberger S, Kaufmann R.|titolo = Dimethyl fumarate – only an anti-psoriatic medication?|rivista = JDDG|volume = 2012|numero = 10:793-801.}}</ref>. Successivamente, sono stati proposti diversi nuovi impieghi terapeutici per i derivati dell’acido fumarico, principalmente per disturbi localizzati alla cute (necrobiosi lipoidea, granuloma anulare, sarcoidosi, alopecia areata), ma anche per malattie tumorali, infettive (malaria, HIV) e neurologiche (malattia di Huntington). Negli anni la ricerca scientifica ha evidenziato che DMF, per i suoi effetti antinfiammatori e protettivi sul tessuto nervoso, è efficace nella cura della sclerosi multipla (SM), una malattia infiammatoria cronica del sistema nervoso centrale<ref>{{Cita pubblicazione|autore = Papadopoulou A, D’Souza M, Kappos L, Yaldizli O.|titolo = Dimethyl fumarate for multiple sclerosis|rivista = Expert Opin Investig Drugs|volume = 2010|numero = 19(12):1603-12.}}</ref>. Nel 2003 Biogen (ora [[Biogen Idec]]) ha acquistato i diritti esclusivi per lo sviluppo e la commercializzazione di DMF (BG00012 o BG-12, nome commerciale Tecfidera®). Nel 2013 il farmaco è stato approvato dall'[[Agenzia europea per i medicinali|Agenzia Europea dei Medicinali]] (EMA) per il trattamento delle persone adulte con sclerosi multipla recidivante-remittente (SMRR)<ref>{{Cita web|autore = European Medicines Agency|url = http://www.ema.europa.eu/docs/en_GB/document_library/Summary_of_opinion_-_Initial_authorisation/human/002601/WC500140695.pdf|titolo = Tecfidera initial authorisation. Summary of opinion|accesso = |editore = |data = 27
== Dimetilfumarato nella sclerosi multipla ==
DMF (nome commerciale Tecfidera®) è un farmaco a somministrazione orale efficace per il trattamento della sclerosi multipla recidivante-remittente (SMRR), la forma più comune di questa malattia neurologica cronica, autoimmune e progressivamente invalidante. L’approvazione della Commissione Europea si basa sui risultati favorevoli in termini di efficacia e sicurezza ottenuti in due importanti studi clinici (studi di fase 3 DEFINE e CONFIRM) che hanno testato il farmaco su un ampio numero di pazienti (circa 2600), dimostrando che esso è in grado di ridurre in maniera significativa la frequenza delle recidive della malattia e di ritardare la progressione della disabilità nei malati di SMRR.
=== Meccanismo d’azione nella sclerosi multipla ===
Il meccanismo d’azione di DMF nella SM è ancora oggetto di studio, ma probabilmente è duplice e dipende dalla sua capacità di regolare l’attività del sistema immunitario (effetto immunomodulante) e di contrastare l’infiammazione (effetto antinfiammatorio), oltre che dall’azione protettiva sulle cellule nervose (effetto neuroprotettivo)<ref name=":1">{{Cita web|autore = Multiple Sclerosis Association of America|url = http://www.mymsaa.org/publications/msresearch-update-2014/tecfidera/|titolo = Tecfidera™ (dimethyl fumarate)|accesso = |editore = |data = 10
=== Gli studi scientifici su DMF nella sclerosi multipla ===
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Nello studio CONFIRM (Comparator and an Oral Fumarate in Relapsing–Remitting Multiple Sclerosis) la terapia orale con DMF, somministrata due volte al giorno, ha ridotto del 34% la percentuale di pazienti che hanno avuto recidive e del 44% la frequenza di ricadute rispetto al placebo. Nello stesso studio, la progressione della disabilità è stata ridotta maggiormente dal trattamento con DMF (-24% circa), rispetto a quello con glatiramer acetato (-7%)<ref name=":3">{{Cita pubblicazione|autore = Fox RJ, Miller DH, Phillips JT, et al|titolo = CONFIRM Study Investigators. Placebo-controlled phase 3 study of oral BG-12 or glatiramer in multiple sclerosis.|rivista = N Engl J Med.|volume = 2012|numero = Sep 20;367(12):1087-97.}}</ref>.
Inoltre, in entrambi gli studi, il DMF ha ridotto in modo significativo le lesioni cerebrali causate dalla malattia rispetto al placebo, come dimostrato dalle misurazioni eseguite mediante risonanza magnetica (RM).
=== '''Possibili effetti indesiderati''' ===
Gli effetti collaterali che possono associarsi più frequentemente al trattamento con DMF sono quelli inclusi nel termine flushing (arrossamento della cute del viso o del corpo, vampate di calore, sensazione di bruciore o di prurito) e i disturbi gastrointestinali quali diarrea, nausea e dolori addominali.
Effetti indesiderati meno frequenti comprendono una riduzione del numero di linfociti (globuli bianchi) e disturbi più seri a carico del rene o del fegato. Anche se non è stato riscontrato un aumento delle infezioni negli studi clinici, è opportuno che le persone che assumono il farmaco effettuino controlli periodici della conta di linfociti nel sangue, in quanto la loro diminuzione può predisporre alle infezioni.
L'incidenza di effetti indesiderati negli studi clinici è stata più elevata nel primo mese di trattamento, per poi ridursi nel tempo. Il DMF non è stato testato nei minori di 18 anni e nelle donne in gravidanza o durante l’allattamento, perciò in questi casi la prescrizione del farmaco richiede una valutazione specifica del rapporto rischio-beneficio della terapia.
=== Modalità di assunzione di dimetilfumarato ===
Il DMF è commercializzato con il nome Tecfidera® sotto forma di capsule rigide per assunzione orale. La dose iniziale raccomandata è di 120 mg due volte al giorno. Dopo 7 giorni, la dose iniziale è sostituita da quella regolare di 240 mg due volte al giorno. Le capsule devono essere ingerite intere, con un po’ d’acqua, senza essere divise, schiacciate, sciolte, succhiate o masticate, per non alterare il rivestimento delle capsule, che protegge lo stomaco da alcuni effetti indesiderati. L’assunzione del medicinale con il cibo non è necessaria, ma può contribuire a ridurre gli effetti indesiderati del farmaco, quando presenti. Invece, il consumo di bevande alcooliche entro un’ora dall’assunzione del farmaco deve essere evitato perché può causare gastrite (infiammazione della mucosa dello stomaco) in soggetti predisposti.
== Uso industriale di dimetilfumarato ==
Caratterizzato da elevata [[Igroscopia|igroscopicità]] (capacità di assorbire molecole d’acqua) e potere fungicida, in passato il DMF ha trovato applicazione come deumidificante e antimuffa e veniva posto in appositi sacchettini, talvolta con la denominazione “silica gel”, all’interno di mobili o scatole di calzature e borse in pelle, per evitarne il deterioramento durante trasporto e immagazzinamento in ambienti a elevata umidità.<ref>{{Cita web|autore = Stefanelli P e Settimi L.|url = http://www.iss.it/binary/publ/cont/11_3_web.pdf|titolo = Sorveglianza e prevenzione delle esposizioni a dimetilfumarato in Italia. Rapporti ISTISAN 11/3|accesso = |editore = ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ.|data =
==Note==
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