Eyalet d'Egitto: differenze tra le versioni
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====La campagna greca====
{{vedi anche|Guerra d'indipendenza greca}}
Muhammad Ali era conscio del fatto che l'impero che aveva laboriosamente costruito era di fatti dipendente da quello che era anche il suo padrone, ovvero il sultano turco [[Mahmud II]], la cui politica era orientata a piegare gli eccessi di potere dei suoi sottoposti con la forza, sfruttando se necessario anche i nemici del pascià in Egitto, tra i quali spiccava il
Mahmud stava nel frattempo pianificando delle riforme sul modello occidentale e Muhammad Ali, che aveva avuto diverse occasioni per osservare la superiorità dei metodi europei, era determinato ad anticipare il sultano nella creazione di una flotta e di un esercito moderno e sul modello europeo, in parte come misura precauzionale, in parte come strumento per la realizzazione del suo schema di ambizioni. Prima dello scoppio della [[Guerra d'indipendenza greca]] nel [[1821]], egli aveva già speso tempo ed energie nell'organizzare una propria flotta sotto la supervisione di istruttori
La sua preparazione e la sua forza portò il sultano a richiedere l'intervento dell'Egitto nella soppressione della rivolta degli insorgenti greci, offrendo come ricompensa i pascialiti di [[Peloponneso|Morea]] e [[Siria]]. Mehemet Ali era già dal [[1821]] governatore di [[Creta]], isola che era stata occupata per mano di una piccola forza militare greca. Nell'autunno del [[1823]] una flotta di 60 navi da guerra egiziane con un carico di 17.000 uomini si concentrarono nella [[Baia di Suda]] e nel marzo successivo il comandante Ibrahin sbarcò in Morea.
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