Affreschi della Galleria Farnese: differenze tra le versioni

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Per quest’ultima interpretazione, il ciclo farnesiano raffigura l’antagonismo ed infine la concordia tra l'amore dello spirito e l'amore dei sensi - quindi non la moralistica superiorità del primo al secondo, ma la loro complementarità - quale augurio di una felice unione matrimoniale. Concordia che trova la sua massima espressione nel riquadro principale della Volta, dove è raffigurato il ''Trionfo di Bacco e Arianna'' (personificazioni di Ranuccio Farnese e Margherita Aldobrandini).
 
Resta sconosciuto l’ideatore del ciclo della Volta. Varie ipotesi sono state formulate in merito, ivi compresa quella della paternità dell’ideazione indologicaiconologica delle scene ad Agostino Carracci, ma nessuna di esse è ad oggi suffragata da prove documentali. Tra le ipotesi più recenti vi è la supposizione che l’invenzione della Volta farnesiana possa provenire da ambienti bolognesi legati all’Accademia dei Gelati. L’ipotesi si fonda sul rilievo che un testo – anch’esso connesso al matrimonio di Ranuccio Farnese con Margerita Aldobrandini – di uno dei più insigni esponenti di questa Accademia, La ''Montagna Circea'' (1600) di Melchiorre Zoppio, mostra consonanze tematiche con gli affreschi farnesiani (e in particolare con il ''Trionfo di Bacco e Arianna''). I Gelati inoltre intrattennero rapporti sia con i Carracci (ed in particolare con Agostino) sia con gli Aldobrandini (sempre che questa casata fosse affettivamente interessata all’impresa decorativa di Palazzo Farnese, circostanza ovviamente non valida per chi nega che la Volta della Galleria sia legata alle nozze Farnese- Aldobrandini).
 
==Note==