Propositura di Santa Maria Assunta (Stazzema): differenze tra le versioni
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'''Notizie storiche:'''
L'organo è stato portato a Stazzema nel 1808 a seguito della demolizione della Collegiata di San Pietro, un possente edificio a tre navate lungo 57 m per 28, per una superficie totale di 1596 mq e per una volumetria di 2.306.000 mc, al tempo senza dubbio la più importante chiesa di [[Massa (Italia)|Massa]]. Il 30 aprile 1807, Elisa Baciocchi, Principessa di Massa, preoccupata dalla mole della chiesa che toglieva l'orizzonte al Palazzo Ducale fece chiudere la Collegiata e ne ordinò la demolizione. Elisa non riuscì a trovare manovalanza locale: i massesi infatti si rifiutavano di partecipare alla demolizione. Si rivolse pertanto ad altre maestranze concedendo loro i materiali stessi della demolizione. In questo modo l’organo della Collegiata fu venduto alla Propositura di Stazzema. E’ stato rimontato nella chiesa di Santa Maria Assunta che si trova all’inizio dell’abitato di Stazzema. È posizionato sopra la porta principale su una struttura sopraelevata, detta “cantoria”, la quale è sorretta da pali di legno. Vi si accede attraverso una scaletta in pietra e legno posizionata sulla destra in prossimità di uno dei due ingressi laterali della chiesa. La cassa armonica, in stile barocco, è arricchita da sculture lignee dorate.
Si fa risalire la costruzione dell’organo ai Tronci di Pistoia. Una targa ricorda “Antonio Tronci, Filippo e Benedetto” la cui ditta fu chiamata ad una prima risistemazione dell’organo al momento del suo posizionamento nella chiesa di Stazzema. Tale intervento costò 150 zecchini. L'ultimo restauro, per un valore pari a circa 100 milioni di lire, è stato effettuato dai fratelli Marin con la supervisione della Sovraintendenza alle Belle Arti di Firenze, nel 1987. Questo fu possibile grazie alla generosità dei
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