Daisaku Ikeda: differenze tra le versioni
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===Presidenza===
Il 3 maggio 1960 si assunse la responsabilità dell'intero movimento divenendo il terzo presidente della Soka Gakkai. Inizia a viaggiare all'estero, per far conoscere i valori ed i principi del Buddismo di Nichiren Daishonin sino a quel momento praticato in modo molto diffuso ma nel solo Giappone grazie al grandissimo ed esemplare sforzo compiuto da Josei Toda dopo la sua scarcerazione - avvenuta nel 1945 - (aveva infatti trascorso due anni in carcere rimanendo fermamente accanto al suo maestro -
Dopo aver contribuito allo sviluppo della Soka Gakkai in [[Giappone]], nell'ottobre del [[1960]] parte per le [[isole Hawaii]], prima tappa del suo viaggio oltreoceano per diffondere gli ideali di pace buddisti. Al fine di perseguire l'obiettivo di pace e dialogo fra i popoli, negli anni, ha costruito una rete di conoscenze e cooperazioni in tutto il mondo. Nel [[1968]] si attiva per promuovere la normalizzazione delle relazioni diplomatiche tra [[Cina]] e Giappone<ref name="sinogiapponese">[http://www.chinadaily.com.cn/cndy/2012-07/04/content_15546897.htm China Daily 4-07-2012], Ultima visita: 17 settembre 2012</ref> e nel 1974 visita sia la Cina che l'[[Unione Sovietica]]. Ha in seguito incontrato noti capi di Stato ed esponenti culturali, da [[Nelson Mandela]] a [[Fidel Castro]], da [[Henry Kissinger]] a [[Michail Gorbačëv]], da [[Zhou Enlai]] a [[Corazon Aquino]], al di là di ogni schieramento politico e ideologico, dichiarando di volere: «lavorare per la pace contro qualsiasi forma di violenza e contribuire al benessere dell'umanità attraverso la diffusione di una cultura e di una educazione umanistica».
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