Bolivia: differenze tra le versioni

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Furono periodi di colpi di stato militari, anche qualcuno di sinistra. In questi anni la Bolivia partecipò al piano continentale di repressione e assassinio degli oppositori politici denominato [[Plan Condor]], assieme a [[Cile]], [[Argentina]], [[Brasile]], [[Paraguay]] e [[Uruguay]]. Al generale [[Hugo Banzer]], succede [[Garcia Meza]] che istaura l'epoca della narco-dittatura, in cui la [[cocaina]] e il narcotraffico diventano strumento di pianificazione economica dello stato. A sorreggere il potere di Mesa e del suo ministro dell'interno, [[Arce Gomez]], sono anche squadre di neonazisti e neofascisti italiani (tra i quali il terrorista [[Stefano Delle Chiaie]]). Con la caduta di Garcia Meza si chiudono anche gli anni del dorato esilio in Bolivia di Klaus Altman (cioè[[Klaus Barbie]]), il carnefice nazista chiamato il ''boia di Lione'', che aveva goduto di grande favore da parte dei militari boliviani e che verrà estradato in [[Francia]] al ritorno della democrazia nel [[1982]].
 
Col governo democratico di [[Hernán Siles Zuazo|Siles Zuazo]] ([[1982]]-[[1985]]) si apre il periodo democratico che dura tutt'oggi. La grave crisi economica durante questo primo governo, con un'inflazione a vari zeri, portò ad una nuova presidenza del [[MNR]] con [[Víctor Paz Estenssoro]] (1985-1989) che risanòhttp://it.wikipedia.org/skins-1.5/common/images/button_link.png
Link internorisanò l'economia al prezzo di gravi disagi sociali. La politica economica strutturata dall'MNR, definita neoliberale, proseguì con la presidenza di [[Paz Zamora]], del Movimiento della sinistra rivoluzionaria [[(MIR)]], appoggiato dal partito dell'ex dittatore [[Hugo Banzer|Banzer]].
 
Nel [[1993]] torna al governo l'MNR con [[Sanchez de Lozada]] ([[1993]]-[[1997]]). Si tratta di un governo riformista di impronta [[Neoliberalismo|neoliberale]], con l'appoggio di alcuni partiti della sinistra boliviana. Durante la presidenza di Sanchez de Lozada si promulgano molte importanti leggi di riforme sociale ed economica, come la legge di partecipazione popolare, la legge INRA e quella forestale. Si avviarono anche i processi di capitalizzazione di molte compagnie statali che portarono a contestazioni e accuse di ''vendere la Patria agli stranieri''. Successivamente, durante la presidenza dell'ex dittatore [[Hugo Banzer]] ([[1997]]-[[2001]]), sostenuto da un'incontrollabile e corrotta mega coalizione di partiti di varia tendenza [[Populismo|populista]]), furono capitalizzate anche le due raffinerie boliviane. Dopo la disastrosa presidenza di Banzer e, alla sua morte, del vicepresidente [[Jorge Quiroga]] ([[2001]]-[[2002]]), l'economia boliviana era al tracollo. Inoltre, durante la presidenza Banzer iniziarono con forza le lotte popolari con la rivolta dell'acqua a [[Cochabamba]] nel [[2000]], lotte che si sarebbero poi consolidate con negli anni seguenti.