Ercole Dembowski: differenze tra le versioni
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Nel [[1843]] diede le dimissioni volontarie della marina nel [[1844]] si trasferì a [[Napoli]] ove si sposò con la baronessa Enrichetta Bellelli dalla quale ebbe tre figli. A [[San Giorgio a Cremano]] costruì, nel [[1851]], una piccola specola ove iniziò le sue osservazioni astronomiche.
Nel [[1860]] prese in affitto una villa a [[Cassano Magnago]], presso [[Gallarate]], ove costruì un osservatorio. Tra il 1864 e il 1878 pubblicò le sue ''Misurazione delle distanze reciproche delle stelle doppie''; riprese alcune misure eseguite 40 anni prima e notò che la posizione di alcune stelle era diversa. L’insieme delle osservazioni da lui effettuate nel [[1863]]-[[1870]] si basavano sulle stelle del catalogo di [[Osservatorio di Pulkovo|Pulkovo
Nel [[1879]] si trasferì presso Villa Maria https://maps.google.it/maps?hl=it&tab=wl a Monte di [[Solbiate Arno]], allora piccola frazione del comune di [[Albizzate]], ove trascorse l’ultimo periodo della sua vita. Fu sepolto nell’antico cimitero di [[Solbiate Arno]] e successivamente traslato nell’attuale cimitero, ove sorge il suo monumento funebre, formato dal basamento del suo telescopio. «Sempre si studiò di essere, e poco si curò di parere, … Possa l’Italia nuova vantare molti uomini simili a lui» con queste parole [[Giovanni Schiaparelli]] concludeva la commemorazione funebre di Ercole Dembowski. I biografi raccontano che furono in molti, quel freddo pomeriggio di gennaio, a venire a Milano da altre città italiane ed europee: il funerale fu addirittura ritardato di quattro giorni per permettere agli astronomi dell’Osservatorio di Pulkovo di arrivare in Italia; si racconta che viaggiarono giorno e notte, cambiando i cavalli ogni quattro ore per rendere l’estremo saluto a uno dei più famosi astronomi della fine dell’Ottocento. Fu [[Schiaparelli]], direttore dell’Osservatorio Milanese di Brera, ma soprattutto uno dei massimi astronomi del [[XIX secolo]], ad apporre una targa di bronzo al basamento del suo telescopio che divenne anche la sua pietra tombale a Monte. Non tutti sanno, però quale importante contributo al mondo dell'astronomia ha lasciato il barone Ercole Dembowski.
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Egli misurò la distanza di molte [[stella doppia|stelle doppie]], riprendendo le misure già effettuate in precedenza nel catalogo di [[Dorpat]] di [[Friedrich Georg Wilhelm von Struve|Friederich Struve]].
Si accorse così che alcune avevano cambiato posizione nel corso degli anni e ciò era dovuto alla loro orbita reciproca come stelle binarie.
Per i suoi studi
Certamente già ai tempi di Dembowski, con il buon clima italiano fu facile osservare le stelle, grazie al cielo sereno e alla trasparenza dell’aria.
Dembowski voleva fare almeno tre misure di tutte le stelle doppie.
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