Gábor Talmácsi: differenze tra le versioni
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Nel [[Motomondiale 2001|2001]] trova un posto in pianta stabile nel mondiale 125, sempre con una Honda, nel team Racing Service con compagno di squadra [[Marco Petrini]], ottenendo a fine stagione il 18º posto con 34 punti e come miglior risultato un 6º posto al [[Gran Premio motociclistico del Pacifico|GP del Pacifico]].
Nel [[Motomondiale 2002|2002]] corre ancora in 125 i primi cinque GP con la [[Italjet]], con compagno di squadra [[Stefano Perugini]], e dal GP d'[[Gran Premio motociclistico d'Olanda|Olanda]] in poi con la Honda del team PEV Moto ADAC Sachsen, con compagno di squadra [[Shuhei Aoyama]]. Con la Honda ottiene il miglior risultato stagionale con un quarto posto in Brasile, e terminando la stagione al 22º posto con 20 punti.
Nel [[Motomondiale 2003|2003]] corre con l'[[Aprilia (azienda)|Aprilia]] del team Exalt Cycle Red Devil, con compagno di squadra [[Steve Jenkner]], ottenendo il 14º posto finale con 70 punti e un sesto posto in [[Gran Premio motociclistico di Germania|Germania]] come miglior piazzamento.
Cambia casacca per il [[Motomondiale 2004|2004]] e corre ancora per una casa italiana, la [[Malaguti]], con compagno di squadra [[Manuel Manna]], ottenendo il 17º posto finale con 43 punti e un settimo posto in [[Gran Premio motociclistico del Portogallo|Portogallo]] come miglior piazzamento.
Nel [[Motomondiale 2005|2005]] cambia ancora una volta, passando alla [[KTM]], squadra con la quale ottiene 3 vittorie ([[Gran Premio motociclistico d'Italia|Italia]],
Nel [[Motomondiale 2006|2006]] torna alla Honda, nel team [[Humangest Racing]] con compagno di squadra [[Lorenzo Baroni]], ma non riesce a lottare per il titolo a causa di una [[motocicletta|moto]] poco competitiva, ottenendo solo un terzo posto in Repubblica Ceca e il 7º posto finale con 119 punti.
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Tuttavia per il [[Motomondiale 2007|2007]] [[Jorge Martínez (motociclista)|Jorge Martínez]] lo ingaggia e gli affida una [[Aprilia RSA 125]], iridata l'anno precedente con [[Álvaro Bautista]]. L'ungherese inizia la stagione con un secondo posto a Losail, battuto da [[Héctor Faubel]] suo collega di squadra, poi con un successo a [[Jerez de la Frontera]]. Seguono un quinto posto a [[Istanbul]] e un quarto posto a [[Shanghai]], risultati che lo hanno mantenuto per due gare in testa al mondiale, per poi essere superato da [[Lukáš Pešek]] in Cina. Altri due quarti posti, rispettivamente in [[Gran Premio motociclistico di Francia|Francia]] e al [[Gran Premio motociclistico d'Italia|Mugello]], lo allontanano dalla vetta della classifica, ma la gara in [[Gran Premio motociclistico di Catalogna|Catalogna]] rilancia le sue ambizioni, anche perché, nella stessa gara, i suoi principali rivali per il titolo, Faubel e Pesek, si scontrano eliminandosi a vicenda, mentre Talmácsi giunge secondo. Questo risultato fa sì che Talmácsi torni in testa al Mondiale con 13 punti di vantaggio, ma al successivo [[Gran Premio motociclistico di Gran Bretagna|Gran Premio di Donington Park]] è costretto al ritiro per un guasto al motore, mentre in [[Gran Premio motociclistico d'Olanda|Olanda]] arriva terzo, dietro a Faubel.
Al [[Gran Premio motociclistico di Germania|Sachsering]] però Talmácsi riesce ad invertire momentaneamente il suo trend negativo: ottiene la pole position e domina la gara, facendo registrare anche il giro più veloce. Al Gran Premio successivo, in [[Gran Premio motociclistico della Repubblica Ceca|Repubblica Ceca]], sembra potersi ripetere, ottiene la pole, ma in gara non riesce ad essere veloce come previsto, e arriva solo quarto mentre Faubel vince. Al [[Gran Premio motociclistico di San Marino|Gran Premio di San Marino]], corso a [[Misano Adriatico]], è [[Mattia Pasini]] a dominare la gara, mentre Talmácsi si gioca il secondo posto in volata con [[Simone Corsi|Corsi]] e Faubel. I due però cadono, lasciando strada libera all'ungherese, che torna così in testa alla classifica.
Il Gran Premio successivo, in [[Gran Premio motociclistico del Portogallo|Portogallo]], si conclude con una vittoria sul filo di lana di Faubel, che beffa Talmácsi all'ultima curva. A Motegi, i due arrivano a posizioni invertite, ma a vincere è Pasini. In [[Gran Premio motociclistico d'Australia|Australia]], il pilota ungherese arriva solo ottavo, peggior risultato della stagione, per problemi di assetto, mentre il rivale Faubel arriva terzo dietro a Pesek e [[Joan Olivé|Olivé]], e si porta ad un solo punto di distacco in graduatoria. Talmácsi però non molla, in [[Gran Premio motociclistico della Malesia|Malesia]] parte secondo dietro a Faubel, lo passa e domina la gara fino alla fine, mentre il rivale si deve accontentare del terzo posto, dietro alla [[KTM]] di [[Tomoyoshi Koyama]].
La lotta per il titolo si decide così all'ultima gara, a [[Valencia]]: Talmácsi ci arriva con 10 punti di vantaggio su Faubel, che, alla vigilia della gara, si lamenta per presunti favoritismi in seno alla squadra, a vantaggio dell'ungherese. In gara la tensione è palpabile, Talmácsi parte dalla pole, Faubel lo supera e vince, ma l'ungherese arriva secondo e si laurea campione del mondo con 282 punti: è il primo ungherese a raggiungere un simile traguardo nel motociclismo.
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