Alberto Burri: differenze tra le versioni

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Tornato in [[Italia]] nel [[1946]], si trasferisce a [[Roma]], dove l'[[1947|anno successivo]] tiene la sua prima personale alla galleria La Margherita. Nel [[1948]], espone sempre nella stessa galleria, le prime opere astratte: ''Bianchi'' e ''Catrami''.
 
{{citazione necessaria|Nel 1948/49 realizza importanti opere in tempera di alto pregio pittorico e improntate ad una visione in chiave astratta del mondo esterno tra cui la caccia di cui il maestro era grande appassionato.}}
 
Nel [[1949]] realizza ''SZ1'', il primo ''Sacco'' stampato. Nel [[1950]] comincia con la serie ''le Muffe'' e i ''Gobbi'' e utilizza per la prima volta il materiale logorato nei ''Sacchi''. Nel [[1950]] Burri partecipa alla fondazione del [[Gruppo Origine]], insieme a [[Mario Ballocco]], [[Giuseppe Capogrossi]] ed [[Ettore Colla]]. Il gruppo si scioglie nell'aprile [[1951]]. Fu conoscente di [[Brajo Fuso]], artista perugino, col quale aveva animate discussioni su tecniche e materiali.