Invasione del Cadore: differenze tra le versioni
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Pesavano, inoltre, gli attriti in merito al controllo di [[Gorizia]], [[Trieste]] e delle coste dell'[[Adriatico]] settentrionale. Nel [[1500]], morto l'ultimo [[conte di Gorizia]] [[Leonardo di Gorizia|Leonardo]], si pose il problema della successione: la nobiltà locale si schierò a favore di Massimiliano e la Serenissima non poté reagire, impegnata nella [[Guerra turco-veneziana (1499-1503)|seconda guerra contro i Turchi]]<ref name=mallet/>.
L'occasione di rivalsa si presentò nel giugno [[1507]] quando l'imperatore propose alla Repubblica un'alleanza contro la Francia e chiese altresì di poter attraversare il territorio veneziano per poter raggiungere [[Roma]] dove sarebbe stato incoronato dal papa. I Veneziani, sprezzanti, rifiutarono entrambe le istanze, provocando la reazione violenta del sovrano<ref name=mallet>{{cita libro | coautori= Michael E. Mallett | capitolo= Venezia e la politica italiana: 1454-1530 | titolo= Storia di Venezia | volume= Vol. 4 - Il Rinascimento. Politica e cultura - Tra pace e guerra. Le forme del potere | editore= Treccani | città= | anno= 1996 |url_capitolo= http://www.treccani.it/enciclopedia/il-rinascimento-politica-e-cultura-tra-pace-e-guerra-le-forme-del-potere-venezia-e-la-politica-italiana-1454-1530_%28Storia-di-Venezia%29/ }}</ref>.
== Il conflitto ==
Il 4 febbraio [[1508]] Massimiliano decise comunque di dirigersi a Roma alla testa di un esercito, temibile ma in verità non abbastanza organizzato da poter concludere grandi imprese<ref name=gull/>. Il primo attacco fu sferrato dalla [[val Lagarina]] ma venne facilmente bloccato dai Veneziani agli ordini di [[Niccolò Orsini]]; al fianco di questi combatteva anche un contingente francese capitanato da [[Gian Giacomo Trivulzio]]<ref name=bart/>.{{Battaglie dell'invasione del Cadore}}
Verso la fine del mese Massimilano decise di spostare le truppe e, raggiunta [[Dobbiaco]], ridiscese in [[Cadore]] attestandosi in [[Comelico]]. Venezia reagì richiamando i riservisti di [[Bartolomeo d'Alviano]] che stanziavano a [[Bassano del Grappa|Bassano]]: nonostante l'ambiente montuoso e il clima invernale, l'esercito veneziano risalì la [[Valbelluna]]; da [[Longarone]] entrò nella [[val di Zoldo]] e, tramite la [[forcella Cibiana]], calò a [[Valle di Cadore]] dove tagliarono agli imperiali l'eventuale via di fuga verso [[Cortina d'Ampezzo|Cortina]]<ref name=bart>{{DBI
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