Riccardo Orioles: differenze tra le versioni

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Nato a Milazzo, qui comincia negli [[anni 1970|anni settanta]] con il giornalismo "impegnato" in piccoli giornali locali e le prime radio libere. Assieme a [[Giuseppe Fava|Pippo Fava]] ha fondato nel [[1982]] e poi sostenuto il mensile ''[[I siciliani]]'', edito a [[Catania]], l'unico giornale cittadino che all'epoca denunciava le attività illecite di [[Cosa Nostra]]. Il giornale si occupava di [[massoneria]], [[mafia]] e [[politica]]; gli autori dichiaravano di voler pubblicare inchieste rigorose, e portare alla luce ciò che la mafia per anni aveva fatto al buio. Giuseppe Fava, a un anno dalla nascita del giornale, venne ucciso dalla mafia.
 
Orioles fu il punto di riferimento più forte nella redazione dopo l'omicidio di Fava, e si impegnò a contrastare "in ogni modo" <tt><nowiki><ref>Senza fonte.</ref></nowiki> </tt>il fenomeno della mafia; guidò un gruppo che si contraddistinse negli anni per l'unità e per la qualità delle inchieste svolte. Egli è stato inoltre tra i fondatori del settimanale ''[[Avvenimenti]]'' e caporedattore dello stesso fino al [[1994]]. Dalla riapertura, nel [[1993]], fino al [[1995]] ha diretto ''I siciliani''.
 
<tt><nowiki><ref>Senza fonte.</ref></nowiki> </tt>il fenomeno della mafia; guidò un gruppo che si contraddistinse negli anni per l'unità e per la qualità delle inchieste svolte. Egli è stato inoltre tra i fondatori del settimanale ''[[Avvenimenti]]'' e caporedattore dello stesso fino al [[1994]]. Dalla riapertura, nel [[1993]], fino al [[1995]] ha diretto ''I siciliani''.
Dal [[1999]] svolge la sua attività giornalistica scrivendo e diffondendo l'''[[e-zine]]'' gratuita ''La Catena di San Libero''.