Lizzie Borden: differenze tra le versioni
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L'autopsia accertò che Abby Borden era morta almeno un'ora prima del marito quando ancora questi doveva rientrare in casa; se vi fosse stato un estraneo in casa prima di uccidere anche l'uomo avrebbe dovuto nascondersi e aspettare un'ora e questo era poco probabile. Le testimonianze invece attestarono che in casa erano presenti solo la Sullivan e Lizzie che quindi venne accusata del duplice omicidio non avendo la domestica alcun movente apparente. Lizzie invece avrebbe ereditato con la sorella il patrimonio dei Borden e inoltre precisi indizi l'accusavano: venne ritrovata in casa l'arma dei delitti, un'ascia perfettamente ripulita compatibile con le ferite trovate sulle vittime, e la presunta assassina era stata vista bruciare un vestito che poteva essere quello che la donna indossava il giorno degli omicidi e che non era stato più ritrovato.
L'avvocato Robinson difensore al processo fece comunque notare che le modalità della morte delle vittime, 18 colpi d'ascia alla testa per Abby Borden e 13 per il marito, escludevano che poteva essere stata una donna che non avrebbe avuto la forza necessaria per infierire su quei corpi così violentemente. Non bisognava trascurare poi che Lizzie era di una morigeratezza esemplare che esercitava con opere di beneficenza, partecipando ad associazioni religiose e insegnando catechismo in una scuola domenicale e il cui unico
Lizzie tornò alla ribalta della cronaca quando fu accusata di aver rubato in una galleria d'arte di Providence due costose porcellane. La denuncia non fu presentata dal proprietario
La ricchissima Lizzie Borden morì nel 1927 lasciando tutto il suo patrimonio a parenti, amici e alla Lega per la protezione degli animali.
==Note==
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