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== Benefici ==
È fuor di dubbio che i pesticidi abbiano arrecato all'umanità enormi vantaggi, di cui attualmente non si potrebbe fare a meno<ref name=":0">Treccani - Enciclopedia del Novecento (1980) - Vantaggi derivanti dall'uso dei pesticidi [http://www.treccani.it/enciclopedia/pesticidi_%28Enciclopedia_del_Novecento%29/]</ref>. Sotto il profilo dell'igiene umana molte popolazioni hanno beneficiato dell'uso dei pesticidi. L'esempio principe è il DDT, il quale ha permesso di eradicare o, ridurre fortemente, da alcune aree del pianeta, la malaria. Dopo i successi in Egitto (1939) e in Brasile (1941) partì il "Sardinian project" dal 1946 al 1951 che eliminò radicalmente la malaria dall'isola<ref>{{Cita libro|autore = Giovanni Fronteddu|titolo = Il DDT e la malaria|anno = 2003|editore = XL edizioni|città = Roma|collana = Bollettino di storia e ambiente|volume = Bollettino n° 7|pp = pp. 17-21}}</ref>. L'OMS ha promosso e realizzato ampie campagne in diverse zone del globo per l'utilizzo dei pesticidi. Contro la mosca domestica e altre specie d'insetti molesti, non sempre vettori di malattie, si la lotta è oggigiorno ancora basata sui pesticidi. La ragione però più rilevante per comprendere l'importanza dell'uso dei pesticidi è data dall'impiego di questi nella lotta contro la fame. Da statistiche recentemente pubblicate risulta che annualmente vengono distrutti nel mondo oltre 1.400 milioni di tonnellate di alimenti, per corrispondenti 75 miliardi di dollari, dagli organismi dannosi alle piante e alle derrate, nonostante l'impiego di mezzi di difesa<ref name=":0" />. Nelle aree in via di sviluppo, le perdite produttive possono arrivare a livelli elevatissim, tanto da rendere problematica la sopravvivenza di ogni tipo di coltivazione. Discorsi simili sono attuabili nel settore dell'allevamento; il patrimonio zootecnico si avvale dell'uso dei pesticidi per la difesa dai parassiti e vettori di malattie. Nei paesi a forte sviluppo demografico, la salvaguardia di tutte le possibili fonti alimentari risulta una necessità primaria. Per molte derrate alimentari valgono norme di qualità che prevedono l'assenza di qualsiasi traccia di attacco parassitario alle colture, soprattuto negli scambi internazionali. Queste norme hanno indotto l'impiego sistematico, generalizzato dei pesticidi, anche a scopo preventivo, grazie al quale, si è raggiunto un aumento quantitativo e un miglioramento del prodotto.<ref name=":0" />
È fuor di dubbio che i pesticidi abbiano arrecato all'umanità enormi vantaggi, di cui attualmente non si potrebbe fare a meno<ref>Vantaggi derivanti dall'uso dei pesticidi [http://www.treccani.it/enciclopedia/pesticidi_%28Enciclopedia_del_Novecento%29/]</ref>.
Sotto il profilo dell'igiene umana molte popolazioni hanno beneficiato dei pesticidi. L'esempio principe è l'uso del DDT, il quale ha consentito di eradicare o, ridurre fortemente, da alcune aree del pianeta, la malaria di reprimere altre gravi malattie quali l'encefalite virale, la malattia del sonno, il tracoma, la febbre gialla, il tifo petecchiale, il tifo murino, la peste bubbonica, ecc. La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità ha promosso e realizzato vaste campagne in varie parti del globo per l'applicazione dei pesticidi. Anche la lotta condotta con successo contro la mosca domestica e altre specie d'insetti molesti, non sempre vettori di malattie, si è valsa e si avvale tuttora dei pesticidi. Ma la ragione più valida per la diffusione dell'uso dei pesticidi è data dall'impiego di questi nella lotta contro la fame. Da statistiche recentemente pubblicate risulta che annualmente vengono distrutti nel mondo oltre 1.400 milioni di tonnellate di alimenti, per corrispondenti 75 miliardi di dollari, dagli organismi dannosi alle piante e alle derrate, nonostante l'impiego di mezzi di difesa. Specialmente presso molti popoli in via di sviluppo le perdite di prodotti dell'agricoltura raggiungono percentuali elevatissime, tanto da rendere problematica la sopravvivenza di ogni tipo di coltura. Considerazioni analoghe valgono per la difesa del patrimonio zootecnico.
Se si considera parallelamente lo sviluppo demografico, che nei paesi meno evoluti ha un andamento esponenziale, il recupero di tutte le possibili fonti alimentari risulta una necessità primaria.
Inoltre, in sede di scambi commerciali, specie nell'ambito internazionale, sono state stabilite norme di qualità che prevedono l'assenza perfino di qualsiasi traccia di attacco parassitario alle colture. Queste norme, forse esagerate, inducono purtroppo all'impiego sistematico, generalizzato e preventivo dei pesticidi, con i quali, se da una parte si è raggiunto un aumento quantitativo e un, seppur criticabile, miglioramento del prodotto, dall'altra si è introdotto il pericolo della presenza di residui di pesticidi negli alimenti.
 
== Costi ==