È il protagonista medesimo, in prima persona, a narrare la propria storia, fornendone un'apparente prospettiva assimilabile ad una fonte erronea ede inaffidabile<ref>Curiosamente, il medesimo espediente narrativo caratterizza ''[[Le Memorie di Barry Lyndon]]'', che pure costituì il materiale di partenza di un altro [[Barry Lyndon|capolavoro di Kubrick]].</ref>. [[Alex DeLarge|Alex]] non tenta mai di avanzare giustificazioni per le proprie azioni, trasmettendo un'istintiva idea della propria (supposta) buona fede. Un narratore tanto "improbabile", dovrebbe evocare nel lettore un senso di pietà per il ciclo infinito di sofferenze, che egli descrive come fossero "ingiuste" disgrazie che lo colpiscono. La sua tecnica è efficace in quanto riferisce in modo facile situazioni che facili certo non sono. Stilisticamente, egli mescola parole del linguaggio comune a termini del ''[[Nadsat]]'', un [[gergo]]<ref>Inventato da Burgess. Peraltro, per chi abbia una certa dimestichezza con la trasposizione cinematografica del romanzo, è perfino sorprendente notare la radicale diversità delle invenzioni lessicali operate dalla nostra traduttrice rispetto al ''nadsat'' "genuino" che echeggia nei dialoghi di Kubrick. Va anche dato atto che si tratta di ingegnose trasformazioni piuttosto felici sul piano [[semantica|semantico]]; un esempio per tutti: l'originario aggettivo/avverbio ''horrorshow'' (''nadsat'' dal [[lingua russa|russo]] хорошо ''khorosho'', con il valore di "buono", "bene") è stato reso con il fantasioso, ma corrispondente, ''cinebrivido'', che ben può riassumere ''horror'' + ''show''.</ref> delle generazioni giovanili.