Il persecutore (racconto): differenze tra le versioni

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La storia si svolge principalmente a Parigi negli anni '50 e consiste nella biografia di Johnny Carter, musicista di jazz, che può essere identificato con la figura di Charlie Parker, grande sassofonista e compositore americano. Bruno, giornalista, critico musicale e amico del protagonista è il narratore del racconto e scrive la biografia su Johnny Carter.
 
All'inizio del racconto Bruno si reca nell'hotel in cui Johnny alloggia insieme alla sua compagna Dédéé. Lo stato di salute del protagonista è precario a causa delle sua dipendenza dalla droga e dall'alcol. Inoltre, ha perso per l'ennesima volta il sassofono, strumento indispensabile per il suo lavoro. Bruno aiuta la coppia, prestando loro del denaro e procurando a Johnny un nuovo sassofono affinché possa continuare a suonare e la sua salute possa migliorare. Johnny però, in preda a una nuova crisi di astinenza peggiora sempre di più. Durante la registrazione di Amorous, la composizione che sarà poi considerata come una delle sue migliori opere, smette di suonare il sassofono e va a nascondersi in un angolo, lasciando tutti senza parole. Johnny avrebbe poi voluto cancellare quella registrazione che grazie ad un bluff del produttore sarà salvata. Il protagonista da fuoco alla camera dell'hotel in cui alloggiava e viene immediatamente ricoverato in ospedale. L'abuso di droga e l'influenza di personaggi negativi che orbitano intorno al protagonista e che, in taluni casi, gli procurano la marijuana, determinano i comportamenti deviati di Johnny. Successivamente, il protagonista soffre a causa della morte di sua figlia Bee. Infine, si reca a New York, dove morirà. Bruno pubblicherà la biografia dell'artista omettendo tutti i lati negativi dell'artista, elogiandolo dal punto di vista musicale e ottenendo un successo strepitoso.
 
Al di là della trama, ciò che ha realmente un ruolo fondamentale nel racconto sono gli incontri e le conversazioni che avvengono tra Johnny e Bruno. Infatti permettono di conoscere alcuni aspetti importanti della vita del protagonista: la sua innovatrice produzione musicale, il suo talento per l'improvvisazione, le persone che lo circondano e soprattutto i problemi con l'alcol e con la droga. Fanno anche capire che ne Il persecutore ciò che è realmente importante non è la storia, ma il malessere di Johnny, le sue inquietudini e i suoi dubbi esistenziali. Le conversazioni con Bruno sono lo strumento che Córtazar utilizza per esprimere queste inquietudini e per mostrarci la relazione tra quest'ultime e la sua vocazione musicale.
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Il nome del protagonista, Johnny Carter, è il frutto dell'unione dei nomi di due grandi musicisti di jazz, predecessori di Charlie Parker: Johnny Hodges e Benny Carter. Cortázar, all'interno del suo racconto, descrive il protagonista come un uomo imprevedibile, caotico, dipendente dalla marijuana, dall'alcol, dal sesso e schiavo di se stesso e della sua carriera.
Johnny è un uomo profondamente turbato, ricco di inquietudini e dubbi esistenziali. Il protagonista pensa che esista un'altra realtà, al di là del tempo reale, diversa da quella in cui vive e che racchiuda il senso della sua esistenza. Tutta la sua vita consiste nel provare a raggiungere quest'altra dimensione, uno spazio ipotetico che è convinto di intravedere attraverso la sua musica. Proprio in questo senso Johnny Carter è un “persecutore”, insegue vanamente una realtà superiore alla quale riesce solo ad avvicinarsi grazie alla musica senza, però, mai raggiungerla concretamente. Da qui, la persecuzione del protagonista, vittima e carnefice di se stesso, che lo porterà all'inesorabile autodistruzione. Ma Johnny non insegue solo una dimensione superiore, ricerca anche uno spazio in cui si possa liberare da quelle caratteristiche tipiche della condizione umana: l'insoddisfazione cronica e il desiderio sfrenato di totalità. Sembra che il desiderodesiderio di libertà dipenda dalla sua inaccessibilità e inesistenza. Johnny crede in Dio, ma la sua ricerca dell'assoluto è una questione personale e non religiosa.
 
'''Bruno'''