Tina Modotti: differenze tra le versioni
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==Casa Natale Tina Modotti a Udine ==
Nel 2005 la Caritas Diocesana di Udine interpella l’artista Franco Del Zotto Odorico
[[File:Casa Natale Tina Modotti|miniatura|destra|Casa Natale Tina Modotti]]
L’intervento artistico in nome della celebre fotografa diventava necessario al fine di dare una forma di consapevolezza storica ad un luogo che sebbene rifunzionalizzato tratteneva una memoria storica di notevole importanza.
L’opera si è totalmente integrata alla struttura, sia dal punto di vista formale che ideologico: la facciata ha assunto la forma di un grande foglio dattiloscritto su cui si susseguono pezzi della vita della Modotti, incisi sotto forma di bassorilievo. Prende corpo lungo tutta la facciata un racconto didascalico dalla grande attenzione narrativa, in cui Tina stessa e le persone coinvolte nella sua stessa vita "battono a macchina" su un supporto murale un flusso continuo di parole. Una ripetitiva cadenza di lettere scavate compongono il testo che è sintesi emotiva delle sue esperienze di vita, indagando nella sua debolezza e nella sua spiritualità. Per sottolineare certi passaggi nel testo ritenuti più rilevanti, è inoltre stata alterata la scrittura stessa, capovolgendo le lettere: operazione che rende più difficile la lettura, meno immediata, ma allo stesso tempo attira l’attenzione dello spettatore, creando “un testo dentro il testo”.
Il bassorilievo presenta testi in più lingue (Italiano, Inglese, Spagnolo, Friulano) per testimoniare la grande trasversalità culturale delle Modotti.
L'opera sulla facciata della casa natale di Tina Modotti nel 2014 vince il premio internazionale [http://www.gestedor.fr Le Geste d’Or], Le Trophee du Grand Prix
==Canzoni, libri, disegni, fumetti e spettacoli dedicati a Tina Modotti==
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