Edile (storia romana): differenze tra le versioni
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A partire dal [[367 a.C.]] vennero istituiti altri due edili, detti "'''edili curuli'''" (''aediles curules''). Potevano essere solo patrizi e sono a rigore i soli edili con caratteristiche di magistrati civici, come testimonia l'aggettivo ''curulis''.
In epoca più tarda ([[44 a.C.]]) [[Gaio Giulio Cesare|Cesare]] creò altri due edili plebei, detti "edili ceriali" (''aediles ceriales''), specificamente addetti a sorveglianti dell'[[annona (economia)|annona]] e responsabili anche
L'edilità decadde progressivamente in epoca [[Impero romano|imperiale]] a partire da [[Augusto (imperatore romano)|Augusto]], con l'assegnazione dei vari compiti ad altre magistrature anche di nuova istituzione ([[Pretore (storia romana)|pretori]], prefetti dell'annona, dell'Urbe e dei vigili, magistrati speciali per la cura delle acque e delle [[opere pubbliche]]) fino a scomparire completamente con [[Diocleziano]]. Svetonio ricorda anche che, proprio Augusto:
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